23 Ottobre 2021

MotoGP, ‘safety operation’: test su un dispositivo anti-collisione

Dal 2022 inizieranno dei test in MotoGP per un nuovo sistema anti-collisione. Un segnale luminoso sul cruscotto segnalerà un pericolo in pista.

Caduta in MotoGP

FIM e Dorna hanno deciso di intervenire seriamente e con ogni mezzo dopo le tre tragedie in pista del 2021. Dupasquier, Millan e Vinales hanno lasciato il segno e sollevato un polverone, anche nelle riunioni dei piloti MotoGP in Safety Commission. Dopo avere innalzato i limiti di età per l’ingresso nel Motomondiale a 18 anni, il Permanent Bureau (FIM e Dorna) ha annunciato che interverrà anche sull’attrezzatura a disposizione dei piloti. Si lavora su un nuovo sistema per allertare i piloti in caso di incidenti in pista,

Il primo passo è dotare tutti i piloti dei loro campionati di una tuta con sistema airbag. In questo modo tutti i corridori del Talent Cup, Rookies Cup e FIM CEV Repsol sono obbligati a indossare questo dispositivo di sicurezza gonfiabile nelle loro tute dal prossimo anno. Durante il GP di Aragon hanno discusso con i fornitori di tute e caschi per definire nuove protezioni per collo e torace. Sono queste le zone del corpo che si rivelano più fatali in caso di incidenti. Ma per conoscere le novità in questo settore dovremo ancora attendere.

Oltre alla sicurezza passiva dei piloti, il Permanent Bureau sta studiando anche nuove formule di sicurezza attiva. L’obiettivo è evitare che i piloti travolgano un collega rimasto sull’asfalto in seguito ad una caduta. Insieme ai partner tecnici del campionato MotoGP si sta sviluppando un sistema che avvisi istantaneamente di un pericolo in pista sul cruscotto delle loro moto. I primi test inizieranno all’inizio della stagione 2022 e il sistema sarà disponibile per tutte le categorie del motociclismo. La nuova “safety operation” è partita.

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Foto: Getty Images

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