19 Giugno 2021

MotoGP Sachsering, sfida Yamaha-Ducati: analisi e commenti dopo le FP3

Seconda giornata MotoGP al Sachsenring che si apre all'insegna di Fabio Quartararo. Ducati resta incollata: i commenti di Meregalli e Tardozzi.

MotoGP, Jack Miller al Sachsenring

La terza sessione di prove libere MotoGP al Sachsenring preannuncia un’altra sfida Yamaha-Ducati. O meglio, tra Fabio Quartararo e gli inseguitori con la Rossa factory. Il francese leader del Mondiale stampa il miglior crono del mattino in 1’20″348, beffando di 56 millesimi Jack Miller e 85 millesimi Johann Zarco. Lampo di Jorge Martin, sesto, mentre Pecco Bagnaia è ottavo, ma a soli due decimi. Distanze ravvicinatissime in vista delle qualifiche che si preannunciano roventi, non solo per le temperature previste oltre i 50° C.

Fabio Quartararo, dopo la caduta di ieri, ancora una volta pennella il giro quasi perfetto. “Fabio è molto contento del bilanciamento della moto, ha fatto già un grosso lavoro in visione della gara – spiega Maio Meregalli -. Ieri ha fatto la distanza, è andato anche oltre, hanno lavorato per cercare di aggiustare in ogni curva quello che può essere elettronica e bilanciamento. Gestire la gomma posteriore sarà dura, non abbiamo mai corso a queste temperature. I dati di ieri sono buoni ma non sufficienti per avere un’idea chiara per la gara di domani, specie all’anteriore“.

Vinales dietro e aggiornamenti

Non è andata meglio agli altri piloti della Yamaha, che dovranno passare per la Q1 della MotoGP. Maverick Vinales è caduto nel primo tentativo di giro veloce nel finale. “Fare la Q1 non è mai una cosa simpatica perché ci sono le due Suzuki, c’è Morbidelli… Deve spingere, il potenziale ce l’ha. Stamattina era abbastanza contento, sono fiducioso“, aggiunge il team manager italiano. Intanto da Iwata arrivano ulteriori aggiornamenti, anche se non sempre sortiscono gli effetti sperati.

Ad esempio l’acceleratore elettronico. “L’abbiamo provato a Barcellona, non avevano avvertito nessuna differenza. Mentre Maverick aveva avvertito già una certa differenza, il comando era troppo nervoso, quindi l’aveva tolto. Fabio l’ha notato qui durante le FP1, perciò siamo tornati alla versione commerciale“. E un nuovo parafango: “Ci fa abbassare la temperature dell’olio e dell’acqua, non pensavamo di utilizzarlo qui, ma viste le temperature così alte pensiamo che sarà utile“.

Ducati all’inseguimento

Ducati si ritrova ad inseguire il leader della MotoGP. Ma la buona notizia è che la Desmosedici eccelle anche su un layout solitamente sfavorevole. “Con Pecco abbiamo rimediato la situazione con un cambiamento di setting e bilanciamento – sottolinea Davide Tardozzi -. Ma deve trovare ancora un po’ di velocità. Invece con Jack Miller continuiamo ad avere un problema al t3 maggiore rispetto agli altri piloti Ducati. Dobbiamo lavorare lì, perde troppo, compareremo i dati… Può essere un problema di traiettoria, bilanciamento e come si chiude il gas in quel settore. Quello che ci fa piacere è vedere quattro Ducati fra i primi otto, su un circuito tradizionalmente sfavorevole“.

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