17 Luglio 2011

MotoGP Sachsenring Gara: Dani Pedrosa torna alla vittoria

Lorenzo batte Stoner per il 2° posto, seguono Dovi e Sic

Tre gare di assenza, due operazioni alla spalla in un mese, un mondiale buttato al vento non per proprie colpe, ma per Dani Pedrosa ancora la forza e la determinazione di correre, vincere e battere in un sol colpo Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Questa l’impresa del fantino di casa HRC, tornato alla vittoria al Sachsenring in un suo “feudo” dove aveva già trionfato nel recente passato tra 250cc (2004 e 2005) e MotoGP (2007, la prima vittoria Honda nell’era 800cc, e lo scorso anno). Non abbastanza per tornare in corsa per quel titolo mondiale della classe regina inseguito sin dall’esordio datato 2006, ma l’ideale per dimostrare ancora una volta il proprio valore e quanto siano pesati gli eventi sfortunati di questi ultimi anni con il contatto di Le Mans con Simoncelli soltanto l’ultimo episodio di una lista, suo malgrado, infinita.

Se Pedrosa riassapora meritatamente lo champagne per la seconda affermazione stagionale dopo Estoril, la 14° in MotoGP e 37° in carriera nel Motomondiale, Jorge Lorenzo ha confermato di esser il pilota più tenace dello schieramento di partenza. Ci ha creduto, ci è riuscito nel sorpasso all’ultima curva ai danni di Casey Stoner, guadagnando 4 preziosi punti per la classifica sul suo più diretto rivale ora distante soltanto 15 lunghezze.

Con piloti e squadre già al lavoro in vista di Laguna Seca, Andrea Dovizioso si presenterà con la riconferma della 3° posizione in campionato grazie al 4° posto conquistato in un acceso confronto con Ben Spies (5° in rimonta) e Marco Simoncelli (6°), miglior italiano della top class in una giornata caratterizzata dall’ennesimo “Triplete” della Spagna (Faubel in 125, Marquez in Moto2, Pedrosa in MotoGP).

Quanto a Valentino Rossi, arriva una 9° posizione finale beffato nella volata finale non soltanto dal compagno di squadra Nicky Hayden, ma anche dalla Suzuki di Alvaro Bautista, che in un sol colpo si è lasciato alle spalle le due Ducati Desmosedici ufficiali: un oltraggio in una situazione quasi paradossale.

Cronaca di Gara

Brivido al giro di ricognizione: la Yamaha M1 di Jorge Lorenzo ha qualche problema, ma il Campione del Mondo fortunatamente riesce a risolvere la situazione e a prendere regolarmente il via dalla prima fila dello schieramento. Allo spegnimento del semaforo prevedibilmente è Dani pedrosa ad avere lo spunto migliore, prende il comando proprio su Lorenzo, Stoner, Simoncelli, Dovizioso, Spies, Hayden, Rossi ha già guadagnato due posizioni ed è 14°. Si arriva con il gruppo molto compatto nella discesa della “Waterfall”, ad alta velocità si stacca alla “Sachsen” con Lorenzo che attacca Pedrosa e conquista il comando delle operazioni, si fa notare al successivo tornante Dovizioso che in un sol colpo mette a segno un doppio-sorpasso ai danni di Simoncelli e Stoner.

Si chiude così il primo giro con Lorenzo in testa su Pedrosa, Dovizioso, Stoner e Simoncelli, seguono Spies, Hayden, Edwards e Bautista, Rossi è 14°, Barbera arriva lungo alla prima curva e ripartirà ultimissimo. E’ Dovizioso il pilota più combattivo in questa fase della contesa, riesce nell’attacco su Pedrosa alla “Coca Cola Kurve”, se ne avvantaggia Lorenzo che guadagna qualche metro di margine sul terzetto Repsol Honda, Simoncelli e Spies.

Al quarto giro Valentino Rossi si sbarazza di Toni Elias per la 10° posizione, a sua volta c’è Bautista che passa Hayden per il 7° posto mentre si scatena Stoner che nel giro di tre curve si propone come primo inseguitore di Lorenzo lasciandosi alle spalle i compagni di squadra Dovizioso e Pedrosa. Ci mette soltanto un giro Stoner per sferrare l’attacco preciso, pulito e magistrale nei confronti di Lorenzo per il primato: la staccata è quella della “Sachsen”, 1’22″173 è il suo giro veloce che gli consente di guadagnare già quattro decimi nei confronti del suo più diretto avversario in gara e campionato.

L’australiano non riesce ad allungare: anzi, nel primo terzo di gara è Dani Pedrosa il più veloce con uno spaziale 1’21″874, passa Dovizioso e si proietta all’attacco di Jorge Lorenzo, unica Yamaha in una top-5 monopolizzata dalle Honda. Nel frattempo Valentino Rossi prosegue nella propria rimonta, guadagna la 9° piazza a scapito del suo ex-compagno di squadra Colin Edwards ed è a ridosso di Alvaro Bautista e Nicky Hayden in bagarre per la settima posizione.

Ad 1/3 di gara Stoner conduce su Lorenzo, Pedrosa, Dovizioso e Simoncelli, in un limbo a 3″7 dalla vetta Spies, a 9″ c’è Bautista a comandare un poker di campioni del mondo composto anche da Hayden, Rossi, Edwards. Il primo a giocare le proprie carte è Simoncelli, abile nel metter a segno un bel sorpasso su Dovizioso, da lì a poco sarà la volta di Jorge Lorenzo: attacco su Stoner alla staccata della “Sachsen”, missione compiuta ripresentandosi nuovamente al comando delle operazioni.

Stoner è in un momento di apparente difficoltà: giusto a metà gara Pedrosa lo passa proponendo quel duello ce aveva caratterizzato le prime gare di questa stagione. Confronto tutto italiano invece tra Simoncelli e Dovizioso con il primo che per una “imbarcata” è costretto a cedere la quarta posizione al portacolori Repsol Honda. Si rivede anche Valentino Rossi: riesce nell’intento di passare Bautista, ma ben presto si ritroverà nuovamente a seguire l’azzurra Suzuki GSV-R per un errore nel tentativo di farsi largo ai danni del proprio team mate Nicky Hayden.

Giunti a 2/3 della contesa, Dani Pedrosa mette a segno una sequenza di tornate veloci che gli consente di passare, in piena accelerazione sul rettilineo dei box, Jorge Lorenzo per il comando delle operazioni ora raggiunto da Stoner. Dani riesce a guadagnare mezzo secondo di vantaggio, Casey comprende il momento e sferra l’attacco su Lorenzo per la seconda posizione; passa di mano la “medaglia di legno” tra Simoncelli e Dovizioso, questa bagarre consente a Spies di rifarsi sotto quando il countdown recita “4 laps to go”.

Si arriva all’ultimo giro con Dani Pedrosa saldamente al comando e, per la seconda volta in questa stagione, sul gradino più alto del podio. Alle sue spalle con un “guizzo” da campione sbuca Jorge Lorenzo, abile a beffare con un perfezionistico attacco all’ultima curva Casey Stoner guadagnando 4 punti utili per la corsa al titolo. A seguire Andrea Dovizioso, buon 4° davanti a Ben Spies e Marco Simoncelli, mentre Alvaro Bautista in un sol colpo beffa le Ducati ufficiali di Nicky Hayden e Valentino Rossi. Settimana prossima tutti a Laguna Seca.

MotoGP World Championship 2011
Sachsenring, Classifica Gara

01- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – 30 giri in 41’12.482
02- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 1.477
03- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 1.568
04- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 10.513
05- Ben Spies – Yamaha Factory Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 10.719
06- Marco Simoncelli – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 10.923
07- Alvaro Bautista – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 27.451
08- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 27.510
09- Valentino Rossi – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP11.1 – + 27.576
10- Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 33.491
11- Hector Barbera – Mapfre Aspar Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 38.944
12- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP11 – + 39.148
13- Randy De Puniet – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – + 39.415
14- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 39.477
15- Hiroshi Aoyama – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 54.516
16- Toni Elias – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 1’12.335
17- Sylvain Guintoli – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP11 – a 1 giro

Alessio Piana

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