2 Maggio 2020

MotoGP, Razali: “Stagione valida con almeno 10 Gran Premi”

Razlan Razali chiede almeno 10 GP per rendere valida la stagione MotoGP 2020. "Che senso ha vincere un Mondiale con 5 o 6 gare?".

MotoGP, Franco Morbidelli e Fabio Quartararo

Regna grande ottimismo in casa Dorna per l’inizio della stagione 2020 di MotoGP. Carmelo Ezpeleta sta studiando ogni dettaglio per un campionato che dovrà convivere con il Covid-19. Protezioni, guanti, igienizzanti, ma soprattutto test per ogni membro del paddock, da ripetersi in maniera quasi assillante. Bisognerà però fare i conti con gli spostamenti internazionali e le leggi dei singoli Stati. Motivo per cui sarà necessario sfruttare un circuito per due Gran Premi in due week-end differenti.

Per il boss del team Yamaha Petronas occorreranno almeno dieci gare per rendere valido il campionato 2020. “Siamo guidati dalle decisioni prese da Dorna, FIM e IRTA e penso che un minimo di 10 gare sia ancora un numero credibile di gare data la situazione attuale“, ha detto Razlan Razali a Crash.net. “Non penso che valga la pena pensare ad un numero inferiore di GP. Che senso ha per un pilota vincere un Mondiale con 5 o 6 gare?“. Bisognerà quindi fare in fretta e cominciare al più presto, magari già a fine luglio, onde evitare la seconda ondata di Coronavirus prevista dai virologi. Pena l’annullamento di una stagione abortita sul nascere.

PROBLEMI FINANZIARI E ALLENAMENTI

Il team di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli si dice pronto ad accettare ogni decisione. “Dovremo esibirci anche se si tratta di cinque, dieci o qualunque numero di gare“. Razali sa che Dorna sarà sotto pressione su più fronti e che ogni gara sarà tanto di guadagnato. “Capisco l’impatto finanziario, penso che se anche un quarto degli eventi si terranno saranno di aiuto. Ma poi devi valutare tra questo e la credibilità delle gare, del campionato e tutto il resto“. Da team privato anche Petronas ha beneficiato del sussidio economico stanziato dagli organizzatori della MotoGP per il trimestre aprile-giugno. Il team malese conta 60 membri di ben 22 nazionalità differenti. “Per il 2020 anche i team come noi devono stare molto attenti ai nostri dati finanziari. Non è roseo, non siamo immuni ad esso. Deve prevalere il buon senso, tutti ne sono colpiti“.

Il primo step è che si verifichino condizioni ideali per riprendere ad allenarsi in moto nelle rispettive nazioni. “L’ultima volta che sono stati in moto è in Qatar a febbraio. Da allora la maggior parte dei piloti non è più salito in moto“, ha detto Razlan Razali. “Speriamo che possano allenarsi prima di approdare in MotoGP. Ma sono professionisti, talentuosi e sono sicuro che non sarà un problema“.

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