19 Gennaio 2022

MotoGP, Razali: “Facile criticare la scelta di prendere Binder”

Razlan Razali difende la scelta di puntare sul rookie Darryn Binder. Ringrazia Valentino Rossi per la stagione MotoGP 2021 nonostante i pessimi risultati.

MotoGP, Darryn Binder

Il team Yamaha WithU RNF alzerà il sipario il 24 gennaio a Verona. Inizia da qui il nuovo corso della squadra di Razlan Razali, costretta ad una ri-fondazione dopo il divorzio dal main sponsor Petronas. Dopo un biennio 2019-2020 di grande prestigio, con Fabio Quartararo e Franco Morbidelli che insieme hanno collezionato sei vittorie, sedici podi e dodici pole, la stagione MotoGP 2022 non ha offerto grandi soddisfazioni. Un solo podio con Morbidelli poi costretto ad entrare in sala operatoria e passato al team factory al rientro, Valentino Rossi in difficoltà ad entrare in top-10. Andrea Dovizioso è entrato a partita in corso per cercare di adattarsi alla M1.

Razali “ringrazia” il Dottore

Il Dottore ha chiuso al 18° posto in classifica finale la sua ultima stagione in MotoGP. Un risultato che lascia tanto amaro in bocca al campione di Tavullia quanto al team malese. “Quello che è successo l’anno scorso è successo, ma è stato un piacere lavorare con Valentino“, ha detto Razali a Crash.net. “E’ stato un onore che l’ultima squadra con cui abbia corso fossimo noi. Da parte nostra abbiamo imparato molto avendolo in squadra. Come gestire un ragazzo come lui… Per quanto riguarda i risultati, non avremmo mai pensato che sarebbe stato così“.

A Valentino Rossi subentra il 35enne Andrea Dovizioso. Ancora una volta il manager malese deve affidarsi ad un veterano, su pressione del nuovo sponsor WithU. “Alcuni fan o scettici diranno che potrebbe essere un’altra stagione come Valentino“, ha proseguito Razali. “Ma la gente dimentica che abbiamo avuto Valentino quando aveva 42 anni. Dovi ne ha 35. Se guardi dov’era Valentino quando ne aveva 35, era ancora al top. Quindi penso che sia un confronto completamente diverso“.

La scelta di Binder

Ma anche la scelta di puntare su Darryn Binder ha attirato non poche critiche. Un giovane pilota che arriva direttamente dalla Moto3 direttamente in MotoGP, messosi in mostra più per alcune manovre azzardate che per i risultati in pista. “È facile per le persone criticare la nostra decisione. Non ci importa, perché questo significa essere un team di sviluppo [per Yamaha]”.

“Come ho progettato il mio sogno” la magnifica autobiografia Adrian Newey, il genio F1

Lascia un commento