9 Giugno 2020

MotoGP, Fabio Quartararo rassicura Valentino Rossi: “Petronas è una famiglia”

Fabio Quartararo rassicura Valentino Rossi per la stagione MotoGP 2021: "Questo team satellite non meno professionale della squadra factory".

MotoGP, Fabio Quartararo e Valentino Rossi

Nelle prossime settimane dovrebbe esserci l’annuncio ufficiale fra Valentino Rossi e Yamaha Petronas SRT. Razlan Razali ha assicurato che la trattativa è avviata e a buon punto, anche se trovare un accordo con un campione del suo calibro non è facile a causa dei tanti interessi coinvolti. Il passaggio in un team satellite per chiudere la sua leggendaria carriera fa molto discutere e storcere il naso ad una parte dei suoi fan. Ma secondo Fabio Quartararo non ci sarà nessuna differenza per il Dottore.

A parlare sono i risultati del pilota francese, in grado di tenere il passo e persino superare i piloti factory nella sua prima stagione in MotoGP e con una YZR-M1 decisamente inferiore dal punto di vista tecnico. Sei pole position, sette podi e una vittoria sfiorata per ben due volte, persa all’ultimo giro e contro un fuoriclasse del calibro di Marc Marquez. Fabio Quartararo dubita che Petronas SRT sia meno professionale del team Monster Energy Yamaha, motivo per cui Valentino Rossi non dovrebbe esitare a firmare.

LA FAMIGLIA PETRONAS SRT

Dalla stagione 2021 i due piloti invertiranno le posizioni ai box, per il 41enne di Tavullia dovrebbe cambiare solo la livrea e qualche personaggio ai box. “E’ come una famiglia“, ha detto Quartararo ad ‘Autosport’. “Sono una persona che al lavoro si concentra al 100% su ciò che devo fare. Se devi impegnarti per 10 ore non c’è problema. Ma quando finisco scherzo fino a quando non è tempo di tornare al lavoro. Questa combinazione di professionalità e buone vibrazioni è ciò che definisce il nostro team. Non so come funzioni una squadra ufficiale, ma dubito che sia più professionale della nostra“.

Non molto tempo fa Fabio Quartararo ha espresso la speranza di non essere odiato dai fan di Valentino Rossi per aver preso il suo posto. Nella scorsa stagione MotoGP più volte ha avuto la meglio sul pesarese e questo ha influito sulle scelte dei vertici Yamaha. “Per chi corre con un team satellite è sempre buona cosa battere i due piloti ufficiali. Questo ti motiva e non è insolito. L’anno scorso il mio motore erogava 500 giri in meno rispetto agli altri, non avevo una forcella in carbonio e poco a poco li ho ottenuti. Il mio obiettivo era quello di dimostrare che ero molto vicino a loro e a volte anche davanti“.

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