13 Marzo 2021

MotoGP, quanto lavoro per KTM in Qatar! Ecco le ultime evoluzioni

KTM ha portato parecchie novità nel corso dei test MotoGP in Qatar. Forcellone, telaio, scarico... Vediamo da vicino su cosa hanno lavorato.

di Paul Emile Viel/paddock-gp

KTM, come sempre, ha avuto parecchio da fare durante l’inverno e di conseguenza ci sono stati molti pezzi da provare nei test MotoGP in Qatar. In primis un nuovo telaio, che tutti i piloti hanno provato, ma tra le novità troviamo anche forcellone, carena, parafango, passante posteriore, scarico e infine un dispositivo holeshot sistemato nella parte anteriore della moto.

Questa foto in alto mostra la moto 2020 di Brad Binder. KTM ha testato molte nuove parti che si possono vedere nella foto qui in basso: il forcellone, il parafango e il cupolino, tutto è diverso.

Qui Dani Pedrosa sta testando le nuove parti 2021, a condizione che KTM le adotti se forniscono un miglioramento.

Quindi il forcellone è nuovo. Rispetto all’immagine precedente si può vedere che il foro in basso ora manca e la forma complessiva del bordo inferiore è molto diversa. Curva molto più verso l’alto all’avvicinarsi della zona di collegamento, dove il forcellone della moto di Binder continua molto più in basso.

Per quanto riguarda il parafango anteriore, possiamo vedere chiaramente che sulla moto di Pedrosa si estende molto di più, in modo da portare piccoli vantaggi in termini di aerodinamica.

Anche il cupolino è stato ridisegnato rispetto alla versione 2020. L’abbiamo visto poche volte, ma la sua forma principale è più sottile e sono stati cambiati i “denti di squalo”, sembra che ora ce ne siano di più.

La novità più grande però è il telaio della KTM. Tornando al prototipo 2020 di Brad Binder: questo chassis è stato un enorme cambiamento rispetto a quello che avevamo visto nelle stagioni precedenti ed il suo impatto è stato sicuramente significativo.

Ha permesso a KTM di passare dalla lotta per la top 10 alla vittoria in gara. Quindi, per il 2021, il telaio è un’evoluzione di questa versione e non una grande rivoluzione. L’aspetto più importante da osservare è intorno al punto di articolazione del forcellone. Sotto questa zona infatti il telaio si assottiglia leggermente in avanti e appena sopra il punto di articolazione è presente un foro.

Possiamo vedere qui in alto come, sul nuovo telaio, ora si assottiglia all’indietro appena sotto il punto di articolazione del forcellone e non in avanti. C’è anche un piccolo foro aggiuntivo sopra il perno che non era visibile sul vecchio telaio.

Questa è una modifica molto piccola rispetto alla versione precedente. Sembra che KTM sia vicina a trovare il giusto feeling e, invece di cercare le rivoluzioni, ora si sta concentrando sulle evoluzioni.

Anche l’aerodinamica si è evoluta. Questa è la versione attuale, che è simile ai progetti dei prototipi Honda e Suzuki.

La carenatura è più sottile nella parte superiore e ha qualche “dente di squalo” in più. Lo scopo dei cosiddetti “denti di squalo” è impedire che il bordo anteriore della carenatura crei un grande vortice d’aria e lo separi poi in più piccoli. Di conseguenza condiziona il flusso d’aria in uscita dalla carenatura e riduce le vibrazioni per il pilota.

Ecco qui in alto la carena 2020, per fare un confronto con la versione 2021.

Vi abbiamo già parlato del nuovo dispositivo holeshot Ducati, posizionato sulla forcella. Anche KTM ne ha installato uno nello stesso punto. La piccola leva nera presente sotto il manubrio ne permette l’attivazione.

Jonathan Rea “In Testa, la mia autobiografia” In vendita anche su Amazon Libri

Foto: Dorna Sports/motogp.com

L’articolo originale su paddock-gp

Lascia un commento

1 commento

  1. Makiland ha detto:

    K ve la farà vedere … sono certo !