17 Aprile 2020

MotoGP pronta a ripartire! Mike Trimby (IRTA) scrive ai team

Spiragli di luce sulla stagione MotoGP 2020. Myke Trimby (IRTA) scrive una mail ai team per compilare un modulo e indicare il personale ai box.

MotoGP box

Congelamento motori e progetti aerodinamici, sostegni ai team satelliti, riduzione del numero di motori. La MotoGP corre ai ripari per fronteggiare la crisi finanziaria generata dal Coronavirus limitando al minimo i costi. Bocciata la proposta della Ducati di utilizzare una sola moto invece di due a pilota. Respinta anche l’idea di correre due Gran Premi a week-end nel 2020. Poco conveniente secondo la Dorna. La priorità è trovare uno spiraglio utile per ricominciare a correre, l’unico modo per mettere benzina nella ripresa sportiva ed economica.

Qualche speranza c’è, ma non prima del mese di agosto. Mike Trimby, segretario della riunione dell’IRTA, ha scritto una lettera ai team. Si pianifica la stagione MotoGP 2020, pur non conoscendo ancora la data di inizio. Saltato anche il GP del Sachsenring, stessa sorte sarà riservata ad Assen  (28 giugno) e al Kymiring (12 luglio). La speranza è di poter accendere i motori a Brno (9 agosto) o al Red Bull Ring (16 agosto). O al massimo a settembre, con autodromi a porte chiuse, presenza dei giornalisti in dubbio e personale ridotto all’osso.

Su quest’ultimo punto Dorna, IRTA, FIM e MSMA stanno già lavorando. Impensabile un paddock con 2mila addetti ai lavori, il numero sarà quantomeno dimezzato. Non ci saranno sponsor, ospitalità, pubbliche relazioni, fotografi disseminati in ogni angolo del tracciato. Fondamentalmente, solo i camion con l’equipaggiamento minimo necessario, i piloti e il personale del team saranno sul posto. Bisogna però pensare al bicchiere mezzo pieno: la prospettiva di avere una MotoGP 2020 sembra di nuovo realistica. Lo sport non è solo sport, è un’industria che concede lavoro a migliaia di persone, presenti e non.

LA MAIL DELL’IRTA AI TEAM

Myke Trimby ha inviato una mail per chiedere quante e quali persone sono necessarie all’interno del box. “Dorna sta lavorando duramente per stabilire nuove date, ma non è in grado di prevedere quando i governi ridurranno le restrizioni sui viaggi. Pertanto, un’opzione studiata da Dorna è la possibilità di tenere i Gran Premi a porte chiuse. Ciò significa che non ci saranno spettatori e ospiti per le squadre, inclusi sponsor con pass. Per ottenere l’approvazione di alcuni governi, è necessario indicare il numero di persone che parteciperanno e, probabilmente, la loro nazionalità e da quale paese verranno“.

Alla mail inviata ai team MotoGP viene allegato un modulo da compilare a cura dei team quanto prima. “In questo modulo, dovrai indicare il personale minimo di cui avresti bisogno durante un evento a porte chiuse in Europa per poter correre le gare in sicurezza. Se tuttavia consideri una presenza fisica non necessaria – ha sottolineato Myke Trimby -, faccelo sapere. Saranno ammessi solo camion da lavoro e, nel modulo, non sarà necessario includere il personale della reception o quelli designati per installarli. Un altro passo considerato vitale è quello delle pubbliche relazioni e dei media. Molti di loro saranno in grado di lavorare da casa restando in contatto con il personale del circuito. In caso di domande sull’argomento, non esitare a contattarmi. Cordiali saluti, Mike Trimby“.

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