4 Settembre 2020

MotoGP, Pit Beirer: “Salto KTM in classe regina deciso in un pomeriggio”

Pit Beirer ricorda l'inizio del progetto KTM in MotoGP. Una 'folle idea' approvata in fretta dai vertici e da Ezpeleta, una sfida anche sul piano tecnico.

Espargaro KTM MotoGP

KTM si sta dimostrando senza dubbio la grande rivelazione stagionale in MotoGP. Un progetto iniziato solo quattro anni fa sta passo dopo passo diventando sempre più di successo. Due vittorie quest’anno con Binder e Oliveira, più una pole ed un podio con Pol Espargaró (il secondo personale per lo spagnolo dopo Valencia 2018), ormai una costante presenza nelle prime posizioni ed un distacco annullato dai rivali la dicono lunga sugli enormi progressi compiuti nell’ultimo periodo. I dubbi inizialmente erano molti, ma la classe MotoGP è un traguardo che fa gola a molti: ecco così il salto, deciso in un solo pomeriggio…

Ora la struttura austriaca può dire di sapere cosa significa vincere in tutte e tre le categorie del Motomondiale. Una scelta, come detto, non proprio improvvisa ma presa molto rapidamente. Anzi, addirittura prima di esordire in Moto2, un progetto abbandonato alla fine dell’anno scorso. “A metà 2015 inizia a prendere forma questa folle idea in KTM” ha raccontato Pit Beirer a ‘Last On The Brakes’. “L’abbiamo deciso in un solo pomeriggio. Avevamo vinto in tutte le categorie a cui avevamo partecipato ed il signor Trunkenpolz, il nostro direttore delle vendite, ad un certo punto ci ha detto: “Beh, manca solo la MotoGP!” Inizialmente gli abbiamo dato del matto.”

Ma l’idea piace. “Poco dopo abbiamo cercato qualcuno che fosse abbastanza coraggioso da dirlo a Stefan Pierer.” Arriva quasi inaspettatamente la rapida approvazione da parte del CEO KTM e si passa poi a parlarne con Dorna. “Carmelo [Ezpeleta] ci ha motivato molto fin da subito, dicendoci che potevamo riuscirci. In quel momento la nostra priorità erano Moto3 e Moto2″ ricorda Beirer. L’idea però c’è e si comincia a pensare a come dare forma al progetto, una cosa non proprio semplice. “Non sapevamo come sarebbe stata la moto né di cosa avremmo avuto bisogno. Ma l’annuncio ‘Andiamo in MotoGP!’ è stato fatto il giorno dopo averlo detto, così siamo partiti.”

Un progetto unico anche a livello tecnico. Certo sono state fatte modifiche anche con l’avvento di Dani Pedrosa nel Test Team, ma senza snaturare l’idea di base: il telaio fondamentalmente in acciaio (seppur in versione ibrida) e le sospensioni WP, invece delle Öhlins utilizzate dagli altri. KTM ed i suoi vertici erano determinati a creare un progetto vincente pur con sostanziali differenze. Come nel Supercross negli Stati Uniti. “I piloti migliori ci dicevano che certo, KTM era un’azienda competitiva, ma con telai in acciaio e sospensioni WP non si poteva vincere. Noi l’abbiamo dimostrato.” Una linea di pensiero che si riflette anche nel progetto MotoGP.

Video: Instagram @26_danipedrosa

Lascia un commento