19 Agosto 2020

MotoGP, Petrucci difende Zarco: “Quel tratto è pericoloso”

Danilo Petrucci interviene sull'incidente avvenuto nel GP d'Austria di MotoGP e difende Johann Zarco: "Bisogna cambiare quel tratto di circuito".

MotoGP, Danilo Petrucci al Red Bull Ring

Nel paddock della MotoGP continua a tenere banco l’incidente avvenuto al 9° giro del GP d’Austria tra Franco Morbidelli e Johann Zarco. I due piloti verranno ascoltati dal FIM Steward Panel per fornire la loro versione dei fatti. Molti dei loro colleghi si sono schierati contro il francese del team Ducati Avintia che a sua volta porterà i dati della telemetria per difendersi dalle accuse.

Tra le voci fuori dal coro quella dell’ex campione Giacomo Agostini e del collega di marca Danilo Petrucci. Il pilota umbro a sua volta si è reso autore di qualche schermaglia nel Q1 con Aleix Espargarò, proseguita poi sui social senza esclusione di colpi. Nulla di paragonabile rispetto a quanto successo in curva 3, dove Valentino Rossi e Maverick Vinales potevano essere travolti da due moto trasformatesi in schegge impazzite.

L’opinione di Petrux e Pirro

Danilo Petrucci non incolpa nessuno e si unisce ai piloti che mettono in dubbio la sicurezza del Red Bull Ring in quel tratto dove si è verificato l’incidente. É pur vero che la foga di guadagnare una posizione prevale sulla consapevolezza di poter mettere a rischio l’incolumità personale e degli avversari. Del resto stamane Johann Zarco verrà operato allo scafoide e alla fine è proprio colui che ha pagato le conseguenze maggiori.

Secondo Petrux e altri piloti della MotoGP la curva 3 è un rischio da limare: si arriva ad altissima velocità e bisogna fare un movimento a sinistra, mentre ci si prepara ad una curva stretta che va a destra, passando da oltre 300 km/h a meno di 60 km/h. “È un tratto pericoloso: ci arrivi a 320 km/h e freni con la moto inclinata a sinistra, mentre la curva successiva è a destra. Siamo inclinati a sinistra, forse 45 o 50 gradi, il ginocchio tocca quasi l’asfalto e non possiamo frenare subito forte“, spiega Danilo Petrucci. “Ci sono piloti che corrono più rischi e frenano forte all’inizio della curva, altri che aspettano che la moto si alzi e poi frena più forte. Ci sono molte linee e ogni moto frena in modo diverso, come puoi vedere dai dati. Penso che l’unica cosa da fare sarebbe cambiare un po’ il tracciato“.

Dalla parte di Johann Zarco si schiera anche Michele Pirro che reputa “non intenzionale” la manovra del francese. “Potrebbe aver calcolato male la frenata, ma poteva succedere a chiunque” , ha detto il collaudatore Ducati che qui in Austria sostituisce l’infortunato Pecco Bagnaia. In Safety Commission ci sarà di che discutere in questo week-end di MotoGP.

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2 commenti

  1. More_Pills ha detto:

    Non è l’unico tratto. A mio parere un po’ tutta la pista è pericolosa, specialmente per le moto.
    Se vogliamo dirla tutta è oltretutto banale..insomma fa abbastanza c****e siam sinceri.

    • Nikt ha detto:

      Vero un circuito entrato in MotoGP e F1 solo grazie ai soldi dello sponsor… il calendario WSBK è di una qualità nettamente superiore.Basterebbe prendere quello e aggiungere Silverstone, il Mugello , Lemans, Montegi, Brno e Sepang. Via le porcherie come Thailandia, Argentina, Ricardo Tormo , Texas e Redbull Ring