1 Maggio 2022

MotoGP, Pecco Bagnaia alla carica: “Questa Ducati va guidata così”

Pecco Bagnaia vince il GP Jerez e si riporta in corsa per il titolo MotoGP. Il feeling con la Ducati GP22 sembra finalmente instaurato.

MotoGP, Pecco Bagnaia

Pecco Bagnaia vince di forza a Jerez de la Frontera e conquista il primo successo in questa stagione MotoGP, il quinto in classe regina della sua carriera. Un week-end iniziato sotto una buona stella con la pole position del sabato in cui ha rifilato quasi mezzo secondo al diretto avversario Fabio Quartararo. Era già chiaro che il GP di Jerez sarebbe stato un duello tra i due fino all’ultima curva.

La vittoria andalusa di Bagnaia

Parte subito forte il vicecampione della Ducati e centra il primo obiettivo domenicale: non permettere alla Yamaha M1 del francese di andare avanti e dettare il ritmo. Resiste in modo serrato per quattro-cinque giri, poi comincia a limare decimi preziosi e taglia il traguardo con quasi tre decimi di gap. 25 giri senza sbavature, impeccabile, un vero artista nel chiudere le linee. “E’ un giorno bellissimo. Prima mi veniva da piangere, sono commosso, è forse la vittoria più sofferta perché arrivavamo da un periodo difficile. Per varie situazioni non si era mai visto il nostro potenziale, oggi con le buone condizioni sono arrivato pronto alla gara. Sapevamo che potevamo lottare per la gara, anche se non ho potuto fare troppi giri nei giorni precedenti (per l’infortunio alla spalla, ndr)”.

Il dolore alla spalla

Una vittoria che premia gli sforzi e i momenti difficili delle settimane precedenti, in cui è stato persino bersagliato sui social. In tanti erano pronti a scommettere su una fase discendente irreversibile per Pecco Bagnaia. Invece fa rimangiare la parola a chi aveva iniziato a non credere più in lui. Le cadute di Losail, in gara, e di Portimao, nelle qualifiche, hanno rischiato di compromettere il campionato e il morale. Ma a Jerez ritorna a splendere il sole nel box Ducati factory. Nessuna voce sul dolore alla spalla, i veri campioni non cercano alibi. “A guidare tutta la gara limitando la fatica alla spalla… avevo male alla mano per stringere negli ultimi giri, ma non ha compromesso nulla“.

Nella scorsa stagione MotoGP la Yamaha M1 di Fabio Quartararo a Jerez era imprendibile, un chiaro segno che questa Desmosedici GP22 ha saputo migliorarsi, nonostante le difficoltà di inizio Mondiale e nei test invernali. “L’anno scorso qui Fabio era imbattibile, poi ha avuto un problema al braccio… lo siamo andati a prendere. Abbiamo dato 10 secondi al terzo, oggi eravamo forti e costanti su una pista guidatissima, quindi è un traguardo incredibile. Grazie anche al lavoro a casa con Carlo, Uccio, Valentino Rossi, la mia ragazza, la mia famiglia, è un po’ la vittoria di tutta l’Academy“.

L’assalto al Mondiale MotoGP

Il trionfo di Jerez è l’inizio di una scalata nel campionato MotoGP? “A Portimao eravamo già a questo livello qui, purtroppo partivamo ultimi e nella MptoGP di oggi serve una partenza alla Rins per recuperare, però non ero al 100%. Questa moto va guidata in un modo un po’ diverso, ci abbiamo messo un po’ a capire, quando abbiamo smesso di cercare di adattarla siamo migliorati. Va guidata più dolce sul gas rispetto a prima, che rende tanto perché è molto agile e chiude bene le linee, quindi è un passo in avanti secondo me“. Infine Pecco Bagnaia fa una dedica: “Un enorme abbraccio alla mia famiglia e alla mia ragazza che è a casa con il cagnolino“.

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