11 Novembre 2022

MotoGP, Paolo Ciabatti: “Il meglio di Pecco ancora deve venire”

Ducati porta all'Eicma la Ducati con cui Pecco Bagnaia si è affermato campione del mondo di MotoGP. Il d.s. Paolo Ciabatti fa un bilancio di fine stagione.

MotoGP, Paolo Ciabatti

Ducati è sbarcata all’Eicma con la Desmosedici iridata di Pecco Bagnaia, direttamente dal paddock MotoGP di Valencia. Ancora un po’ appiccicaticcia di spumante e soprattutto monca di un’aletta aerodinamica, spezzatasi nei primi giri dell’ultimo round in seguito ad un contatto con la Yamaha di Fabio Quartararo. Una strategia intelligente quella di attaccare bagarre con il campione uscente, così da fargli perdere decimi preziosi per tenere il passo del terzetto di testa.

La Ducati mondiale all’Eicma

Paolo Ciabatti, direttore sportivo Ducati Corse, ricorderà a lungo la pelle d’oca affiorata dopo lo spegnimento dei semafori a Cheste. “C’è stata un po’ di tensione per quel contatto, ci ha fatto drizzare un po’ i capelli. Pecco non voleva che Fabio riuscisse ad andare via con i primi, quindi ha combattuto in modo aggressivo. La perdita dell’aletta lo ha messo un po’ in difficoltà, sapendo di poter arrivare tra i primi 14 se Fabio vinceva. Noi gli segnalavamo la posizione di Quartararo e, quando gli abbiamo detto che non stava lottando per la vittoria, Pecco ha potuto gestire con tranquillità la gara e portare a casa questo titolo MotoGP“.

La vittoria storica di Bagnaia

Una pagina storica per la Casa di Borgo Panigale che ha inseguito a lungo questo risultato, prima con Andrea Dovizioso, nell’ultimo biennio con Pecco Bagnaia. Ci avevano visto bene i vertici Ducati a scommettere sul sabaudo ancora prima che vincesse il titolo Moto2 nel 2018. “E’ un Mondiale importantissimo per tanti motivi e tante persone. Sicuramente lo è per Ducati perché l’ha vinto solo nel 2007 con Casey Stoner nella stagione d’esordio delle 800. Qui abbiamo vinto con un pilota italiano, e non succedeva dal 1972 con Giacomo Agostini quando vinse con la MV Agusta, e l’abbiamo vinto con Pecco facendo qualcosa di incredibile, recuperando 91 punti da Quartararo dopo la caduta al Sachsenring. Non era mai successo che un pilota riuscisse a recuperare così tanto e vincere il titolo – sottolinea Paolo Ciabatti -. Il campionato non era iniziato come ci aspettavamo, abbiamo avuto problemi nelle ultime gare. Poi noi e soprattutto Pecco abbiamo avuto il merito di non smettere mai di crederci. Ha un sapore particolare per tutti“.

Aprire un ciclo nella classe MotoGP

Ducati vuole aprire un ciclo trionfale nella classe MotoGP, la Tripla Corona è una base di partenza molto solida. Squadra tecnica vincente, manager dalla visione ampia, dal prossimo anno il team factory disporrà dei due piloti più vincenti di quest’anno, Bagnaia e Bastianini. “Credo sia possibile aprire un ciclo, Pecco ha solo 25 anni e dalla seconda parte dello scorso Mondiale ad oggi ha vinto 11 GP. E’ un pilota con un talento eccezionale, questo titolo deve essere un punto di partenza. Il meglio di Pecco ancora lo dobbiamo vedere – prosegue Ciabatti -. L’anno prossimo avremo il secondo pilota più vincente del 2022 perché Enea ha vinto quattro gare, insieme undici su venti, sarà sicuramente una grande squadra“.

Il dream team Bagnaia-Bastianini

Un dream team che già fa gelare il sangue ai tifosi in vista della prossima stagione MotoGP, ma sicuramente anche agli uomini del box Lenovo Ducati. Un rischio che vale la pena correre e che non ha certamente frenato le scelte dell’azienda emiliana. “Due piloti italiani che corrono con Ducati saranno avversari tra di loro, il compagno di squadra è il primo avversario. Si rispettano, si conoscono da quando erano bambini, chiaramente ci sarà competitività tra i due. Sarà uno stimolo per fare meglio, se si rispettano faranno in pista il meglio che possono e speriamo che vincerà il migliore“.

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