2 Settembre 2020

MotoGP nella morsa del Covid. Ezpeleta: “Mondiale non è a rischio”

Carmelo Ezpeleta assicura che il Mondiale MotoGP non è a rischio nonostante l'aumento di contagi da Covid-19: "Atteniamoci al protocollo".

MotoGP, Carmelo Ezpeleta boss Dorna

I numeri di contagi da Coronavirus sono in aumento in tutta Europa, soprattutto in Francia, con quasi 5mila casi nelle ultime 24 ore, e in Spagna, 8mila casi. Il campionato di MotoGP non è a rischio, ma Carmelo Ezpeleta invita i 1400 membri dei team a prestare molta attenzione. Tra una settimana il Motomondiale farà tappa a Misano, dove si prevede anche la presenza di pubblico. Nella giornata di ieri 99 i nuovi casi solo in Emilia Romagna.

Nelle prime cinque gare MotoGP 2020 non si sono registrati problemi nel rispetto del protocollo di sicurezza. Un solo positivo al test è stato registrato nel paddock a Brno, un membro del team televisivo della Dorna prontamente isolato. I prossimi otto Gran Premi si terranno tra Italia, Francia e Spagna e chi viola le rigide restrizioni anti-Covid contenute nel protocollo di 60 pagine verrà espulso dal campionato come accaduto al team 2R Kawasaki nella classe Supersport.

Il Motomondiale nella morsa del Covid

Al momento il destino del campionato MotoGP non sembra in bilico, i team continueranno a muoversi dentro e fuori dal paddock come richiesto dalle normative della Dorna. “Se la nostra ‘bolla’ continua a funzionare come previsto e nessuno del paddock è infetto, possiamo viaggiare in tutti i paesi previsti“, ha detto Carmelo Ezpeleta a Speedweek.com. “In Spagna parlo con le autorità di tutte le regioni in cui si tengono GP. Le autorità possono decidere autonomamente in tutte le province. Nessun problema incombente in Catalogna. Ma ovviamente abbiamo la metropoli di Barcellona nelle immediate vicinanze della pista“.

Non sono consentiti spostamenti fuori dal paddock se non per rientrare e uscire dall’albergo assegnato. A Valencia si correrà l’8 e 15 novembre e fino ad allora è impossibile fare previsioni. “Se la situazione del Coronavirus rimane come è adesso, non vedo alcun problema a concludere il campionato“. Impossibile prevedere un nuovo lockdown totale, l’intera economia non potrebbe reggere un secondo colpo. Serve massima precauzione, dal momento che molti piloti e tecnici italiani torneranno a casa invece di andare in hotel. E accadrà la stessa cosa per i membri catalani in vista del round MotoGP in Catalunya. “Se i 1400 membri del paddock continuano ad attenersi scrupolosamente al protocollo, non vedo alcun pericolo per il Mondiale“.

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