31 Maggio 2018

MotoGP Mugello, Andrea Dovizioso: “Qui abbiamo un piccolo vantaggio”

Andrea Dovizioso sente l'obbligo morale di provare a vincere al Mugello. Dopo le cadute di Jerez e Le Mans Marquez è già a +49 in classifica.

Un anno fa dal Mugello è partita la “rinascita” di Andrea Dovizioso, quest’anno ripetersi sarà difficile ma bisogna crederci, senza obblighi morali che possano mettere una pressione poco salutare. Dopo due cadute consecutive il forlivese non può però rischiare di perdere il treno iridato, 49 punti di gap dal leader iniziano a pesare e diventa necessario puntare al secondo trionfo stagionale dopo quello di Losail. “Siamo in una situazione molto diversa qui rispetto al 2017. Purtroppo siamo molto indietro rispetto a Marc, ma penso che siamo più competitivi rispetto al passato. Purtroppo non abbiamo ottenuto punti nelle ultime due gare, ma la mia velocità è stata molto buona. È fondamentale se vuoi lottare per il titolo. Ma siamo consapevoli di dover recuperare punti. Non sarà facile, perché molti piloti sono ad un livello molto alto. Al test qui, molti piloti erano veloci. Ma mi sento molto forte sulla moto e posso essere competitivo“.

Bisogna mettersi alle spalle l’errore di Le Mans e il calore dell’autodromo toscano può essere di grande aiuto. Il Mugello è molto impegnativo dal punto di vista tecnico, con brusche frenate e accelerazioni che richiedono un buon grip, oltre ad una certa potenza per poter fare la differenza sul lungo rettilineo di oltre mille metri: “Abbiamo un piccolo vantaggio qui. Nella quinta o sesta marcia abbiamo più potere degli avversari, il che è molto positivo. Anche in frenata – ha sottolineato Andrea Dovizioso -. Ma penso che i nostri avversari si siano avvicinati a noi quest’anno in termini di potenza. Abbiamo ancora un vantaggio, ma è inferiore al 2017“.

Dal test di Catalunya lo stratega Gigi Dall’Igna avrà scovato qualcosa dal suo cilindro magico? Non è da escludersi, soprattutto in termini di aerodinamica, il settore dove Borgo Panigale può fare la differenza: “Abbiamo provato qualcosa di interessante, ho lavorato anche sulla carenatura, ma è stato più un test per testare l’asfalto perché erano condizioni diverse rispetto al passato: grip piuttosto buono e meno buche anche se ce ne sono ancora – ha spiegato il Dovi -. Il test è stato abbastanza buono. Il tempo conta poco. A livello di ritmo non eravamo male e abbiamo fatto un test per essere pronti a raggiungere Barcellona“.

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