27 Ottobre 2013

MotoGP Motegi Gara: Lorenzo vince e rimanda tutto a Valencia

Marquez è secondo, tra i due ora soltanto 13 punti

Il mondiale si deciderà il 10 novembre prossimo all’Autodromo Ricardo Tormo di Valencia. Questo il verdetto di un tormentato weekend della MotoGP al Twin Ring di Motegi con il secondo (potenziale) “match point” sprecato da Marc Marquez a causa di una fenomenale gara delle sue di Jorge Lorenzo. Costretto ad inseguire a 18 punti dal più giovane connazionale e capoclassifica di campionato, il Campione del Mondo in carica ha concretizzato una delle più belle e significative vittorie tra le 30 conseguite nella top class, 51 nel Motomondiale. Fronteggiato per gran parte della contesa dalle Honda RC213V Factory Spec. dello stesso Marquez e Pedrosa, a 8 tornate dal termine ha letteralmente preso il largo viaggiando sotto il muro dell’1’46”, districandosi al meglio tra una serie di doppiaggio di CRT, viatico per conquistare la personale settima affermazione stagionale dopo Losail, Mugello, Barcellona, Silvestone, Misano e Phillip Island, ma soprattutto tenere aperti i giochi-campionato con più soltanto 13 punti da recuperare tra due settimane a Valencia con 25 in palio.

Ancora una prestazione sensazionale del maiorchino, si è dovuto arrendere all’evidenza e alla gran giornata del rivale Marc Marquez, secondo sul traguardo seppur confermandosi ai vertici della graduatoria con l’obiettivo tra 15 giorni di salire sul podio, piazzamento minimo per diventare (all’esordio) il più giovane Campione del Mondo nella storia della classe regina. Sarà dunque l’avvincente duello “Marquez Vs Lorenzo” la locandina del weekend a Cheste, escluso aritmeticamente dai giochi Dani Pedrosa, terzo sul traguardo ed in netto calo in termini velocistici sulla distanza di gara.

Consueto podio tutto iberico al Twin Ring di Motegi con la M1 #99 del Campione del Mondo in carica a precedere nell’ordine d’arrivo ben quattro Honda RC213V: oltre alle due schierate ufficialmente dal Repsol Honda Team, in 4° e 5° piazza figurano Alvaro Bautista (RCV del team Gresini, sospensioni Showa) e Stefan Bradl (LCR Honda, al rientro a due settimane dalla frattura della caviglia destra rimediata a Sepang) i quali hanno preceduto Valentino Rossi, protagonista di un doppio-errore nelle fasi iniziali della contesa alla “90° Corner” tanto da dover rimontare dall’undicesima posizione.

Il “Dottore” non offre così alcun effettivo apporto in termini di punti alla causa del compagno di squadra Lorenzo, nè tantomeno le M1 “Sat” del Team Tech 3 condotte da Cal Crutchlow (7°) e Bradley Smith (8°), nella top-10 insieme ai Ducatisti Nicky Hayden e Andrea Dovizioso. Tra le “CRT”, complice l’inspiegabile caduta (rimasto senza freni?) a metà gara del neo-bi-Campione del Mondo Aleix Espargaro, Colin Edwards con la FTR Kawasaki del Forward Racing si aggiudica la vittoria ed il 12° posto assoluto a scapito di Randy De Puniet (13°), a punti anche le Ducati Pramac di Andrea Iannone (fuori pista all’avvio, 14°) e Yonny Hernandez (15°), traguardo sfumato per Danilo Petrucci (18°), Claudio Corti (20° dopo una caduta) e Luca Scassa costretto al ritiro. Tra due settimane l’epilogo del duello Marquez vs Lorenzo all’Autodromo Ricardo Tormo di Valencia.

Cronaca di Gara

Allo spegnimento del semaforo scatta benissimo dalla pole Jorge Lorenzo, malissimo Marc Marquez che si vede sopravanzare anche da Valentino Rossi alla staccata della 1° curva con Pedrosa, Espargaro, Bradl, Smith e Dovizioso a seguire, non Iannone che finisce fuori pista. Senza particolari stravolgimenti di classifica va in archivio il primo dei 24 giri previsti con Lorenzo a far l’andatura, ben 8 i decimi di vantaggio rispetto a Rossi già braccato dalle Honda Factory di Marquez e Pedrosa. Si profila una bella battaglia per il ruolo di primo inseguitore del fuggitivo Lorenzo autore del miglior riferimento cronometrico in 1’46″199, ma Rossi alla “90° Corner” arriva fuori traiettoria ritrovandosi in un lampo dal 2° al 4° posto tutto a vantaggio di Marquez e Pedrosa. Valentino prova a rifarsi sotto, ma finisce, nello stesso punto, col commettere lo stesso errore passando ora all’undicesimo posto.

Gara tutta in salita per il “Dottore”, confronto di nervi e a suon di giri veloci tra Lorenzo e Marquez: al 3° giro “Porfuera” viaggia sull’1’46″097, meglio il capoclassifica di campionato in 1’45″828, ancor più al quinto passaggio Dani Pedrosa in 1’45″792. Il risultato? Lorenzo, Marquez e Pedrosa racchiusi in soli 6/10 ed in piena corsa per una vittoria… mondiale. Se per questo confronto bisognerà attendere ancora qualche giro per l’effettiva bagarre, alle loro spalle è un duello dopo l’altro: tra Bautista e Bradl per il 4° posto, “Derby” britannico ed in Tech 3 tra Crutchlow e Smith per la 6° piazza, nel frattempo Rossi si libera delle Ducati di Dovizioso e Hayden risalendo fino all’ottava posizione.

Al giro di boa della contesa Claudio Corti vola a terra mentre navigava fuori dalla top-20, si infiamma invece la sfida al vertice: Lorenzo, Marquez e Pedrosa sono in fila indiana, si attende ormai più soltanto il primo attacco. Con Aleix Espargaro autore di un’inspiegabile caduta ad alta velocità in piena staccata della “90° Corner” (rimasto senza freni?), Marquez sembra volerci provare proprio in questo punto al 14° giro: proposito momentaneamente accantonato, ma di fatto soltanto posticipato. A 9 giri dal termine tanto Lorenzo (1’45″736) quanto Marquez (1’45″896) viaggiano sotto il muro dell’1’46”, il più impiccato è il capoclassifica di campionato che rischia di finire nelle vie di fuga dell’ormai celebre “90° Corner”. MM93 punta al sorpasso, ma nel finale, nonostante qualche doppiato di troppo, Lorenzo costruisce la vittoria transitando sul traguardo con 3″ di vantaggio e con più soltanto 13 punti da recuperare nella finalissima tra due settimane all’Autodromo Ricardo Tormo di Valencia.

MotoGP World Championship 2013
Twin Ring Motegi, Classifica Gara

01- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – 24 giri in 42’34.291
02- Marc Marquez – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 3.188
03- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 4.592
04- Alvaro Bautista – GO&FUN Honda Gresini – Honda RC213V – + 19.755
05- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 22.810
06- Valentino Rossi – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 24.637
07- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 27.496
08- Bradley Smith – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 30.969
09- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 37.010
10- Andrea Dovizioso – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP13 – + 42.944
11- Katsuyuki Nakasuga – Yamaha YSP Racing Team – Yamaha YZR M1 – + 53.345
12- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – + 1’03.213 (CRT)
13- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP13 – + 1’06.840 (CRT)
14- Andrea Iannone – Energy T.I. Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 1’08.218
15- Yonny Hernandez – Ignite Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP13 – + 1’18.240
16- Hector Barbera – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’19.108 (CRT)
17- Hiroshi Aoyama – Avintia Blusens – BQR FTR – + 1’21.174 (CRT)
18- Danilo Petrucci – CAME Iodaracing Project – Ioda Suter BMW – + 1’30.546 (CRT)
19- Michael Laverty – Paul Bird Motorsport – ART GP13 – + 2’23.358 (CRT)
20- Claudio Corti – NGM Mobile Forward Racing – FTR Kawasaki – a 1 giro (CRT)
21- Damian Cudlin – Paul Bird Motorsport – PBM 01 – a 1 giro (CRT)
22- Bryan Staring – GO&FUN Honda Gresini – FTR Honda MGP13 – a 1 giro (CRT)

Alessio Piana (Twitter: @AlessioPiana130)

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