14 Ottobre 2019

MotoGP, Motegi: All’orizzonte altri duelli all’ultima curva?

Titolo assegnato in MotoGP, si lotta per gli altri piazzamenti. Márquez (Moto2) e Dalla Porta (Moto3) cercano l'allungo. Il Motomondiale verso Motegi.

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Questo fine settimana il Motomondiale torna in azione. A due settimane dalla tappa in Thailandia, si riparte dal Gran Premio del Giappone, per dare il via ad un trittico che terrà occupato il Campionato del Mondo per le prossime tre settimane. In MotoGP la situazione è ormai definita con Marc Márquez campione, ma restano da decidere i piazzamenti dietro di lui. Per quanto riguarda Moto2 e Moto3, Alex Márquez e Lorenzo Dalla Porta arrivano con margine all’appuntamento a Motegi, ma i rivali saranno più agguerriti che mai. In Thailandia due gare su tre si sono decise all’ultima curva: ne avremo una replica anche in Giappone? Gli orari del GP

IL CIRCUITO

Il Twin Ring Motegi è un tracciato di proprietà di Honda, costruito nel 1997 nelle vicinanze della città omonima. Il suo nome deriva dal fatto che all’interno della stessa struttura troviamo due piste diverse, ovvero un ovale di 2493 metri (per le competizioni automobilistiche) ed un circuito stradale di 4801 metri. Su quest’ultimo corre il Motomondiale per la prima volta nel 1999, dal 2000 al 2003 come Gran Premio motociclistico del Pacifico. Dal 2004 ritorna ad essere il Gran Premio del Giappone, lasciando definitivamente Suzuka. Presenta sei curve a sinistra, 8 a destra ed un rettilineo principale di 762 metri. I record del tracciato appartengono quasi tutti a Jorge Lorenzo: il maiorchino detiene dal 2015 il miglior giro assoluto in 1:43.790, nonché record in pole. Suo anche il miglior crono in gara in 1:45.350, stampato nel 2014. Il ‘quasi’ è dovuto al fatto che la velocità di punta appartiene ad Andrea Iannone: 314.3 km/h, realizzati quand’era in Ducati nel 2015.

ALBO D’ORO 

Tre i piloti MotoGP che hanno conquistato ex aequo il maggior numero di vittorie al Twin Ring Motegi, ovvero tre successi a testa. Parliamo nello specifico di Loris Capirossi (nel triennio 2005-2007), di Dani Pedrosa (2011, 2012, 2015) e di Jorge Lorenzo (2009, 2013, 2014). Quest’ultimo detiene anche il maggior numero di pole position, ben quattro sul tracciato giapponese, davanti ad Andrea Dovizioso ed a Capirossi (tre). Marc Márquez conta due successi, l’ultimo dei quali l’anno scorso, che gli valse il titolo iridato. Una volta tornati a Motegi, nel 2004, la vittoria andò a Makoto Tamada, il suo unico successo sul tracciato giapponese. Come lui, contiamo un solo trionfo per Valentino Rossi (2008), Casey Stoner (2010) e Andrea Dovizioso (2017). In Moto2, Francesco Bagnaia si è assicurato la vittoria l’anno scorso, beneficiando di una squalifica al vincitore in pista, Fabio Quartararo. Sul podio l’anno scorso con l’italiano anche Lorenzo Baldassarri e Miguel Oliveira. Per la categoria Moto3, da quattro stagioni abbiamo vincitori tricolori: il primo è Niccolò Antonelli nel 2015, seguito da Enea Bastianini, Romano Fenati e Marco Bezzecchi.

MOTOGP

Come detto inizialmente, il titolo nella categoria regina è già stato assegnato. Marc Márquez ha conquistato l’ottavo campionato in carriera battendo all’ultima curva un agguerrito Quartararo. Dietro di lui, Andrea Dovizioso punta a consolidare il secondo posto in classifica: sarebbe il terzo vice-campionato per il pilota Ducati nelle ultime tre stagioni. La lotta per la terza piazza iridata però è ben più serrata: Alex Rins, Maverick Viñales e Danilo Petrucci sono racchiusi in appena cinque punti, con il pilota Suzuki al momento davanti. Da segnalare che in questa occasione Jorge Lorenzo celebrerà 200 Gran Premi nel Campionato del Mondo. Fabio Quartararo ormai è vicinissimo al titolo di Rookie dell’Anno, anzi è a soli due punti dal sesto posto di Valentino Rossi in classifica generale. Il francese di Petronas Yamaha SRT punta anche ad essere il migliore di un team indipendente: ha portato a 24 punti il vantaggio sul secondo classificato Jack Miller.

MOTO2

In questa categoria invece possiamo registrare ancora cambiamenti. Scontato dire che il leader iridato Alex Márquez cercherà di incrementare ancora di più il vantaggio sui suoi inseguitori. A Motegi il pilota di Cervera ha ottenuto la sua prima vittoria mondiale, ripetendosi poi altre due volte tra Moto3 e Moto2. Arriva in Giappone con un vantaggio di 40 punti di Augusto Fernández, che nella scorsa gara gli ha chiuso davanti, recuperandogli qualche punticino dopo lo zero ad Aragón. L’alfiere del team Pons però deve anche guardarsi da Brad Binder: i sei podi (di cui due vittorie) conquistati nelle ultime otto gare gli hanno permesso di portarsi a soli 4 punti dallo spagnolo. Battaglia serrata però per la seconda posizione generale: Thomas Lüthi dista due punti dal sudafricano e precede di appena 3 Jorge Navarro. Attenzione poi anche a Luca Marini: seppur lontano dalla lotta iridata, l’italiano è reduce da una strepitosa vittoria ottenuta in Thailandia e vorrà provare a ripetersi. Tra i rookie, Fabio Di Giannantonio arriva a Motegi con un vantaggio di appena 8 punti sul principale rivale, Enea Bastianini.

MOTO3

Dopo il Gran Premio al Buriram, Lorenzo Dalla Porta ha un vantaggio più consistente, anche se non rassicurante. L’italiano può contare su 22 punti di margine su Aron Canet, coinvolto in un incidente ad inizio gara in Thailandia. Lo spagnolo, in rimonta, ha chiuso fuori dai punti, mentre il pilota Leopard ha conquistato il secondo gradino del podio, beffato all’ultima curva da Albert Arenas. Grande attenzione quindi all’alfiere di Max Biaggi, che darà il massimo per annullare ancora una volta il distacco che lo separa dal rivale. Da vedere poi le condizioni di Tony Arbolino, frenato nello scorso GP da un problema ad una mano: il ritardo dal leader è aumentato sensibilmente, ma l’italiano proverà ancora a recuperare. Come detto in precedenza, da quattro stagioni sono gli italiani a dettare legge al Twin Ring Motegi: riusciremo a vedere nuovamente un pilota tricolore in trionfo per il 5° anno consecutivo? Rientrano poi da infortuni Can Öncü e Niccolò Antonelli, mentre ci sarà una wild card per Ryusei Yamanaka, pilota di casa alla quarta occasione mondiale quest’anno.

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