12 Settembre 2021

MotoGP, Maverick Vinales-Aprilia: serve tempo per essere al top

Maverick Vinales chiude 18° il primo week-end di MotoGP con l'Aprilia. Per avere il ritmo dei migliori serve tempo e tanto lavoro. Tra pochi giorni ritorna in pista per il GP di Misano.

MotoGP, Maverick Vinales ad Aragon

Cala il sipario sulla prima uscita di Maverick Vinales in sella all’Aprilia RS-GP21. 18esima posizione nel week-end di MotoGP ad Aragon, concludendo nella stessa posizione di partenza e con un gap di 27″ dal vincitore. Il compagno di squadra Alex Espargarò ha tagliato il traguardo in quarta piazza con un vantaggio di 18″ sul pilota di Roses. Riferimenti al momento relativi visto che la priorità è prendere confidenza con la nuova moto e adattarsi al nuovo stile di guida, specialmente in ingresso di curva e frenata.

23 giri importanti per raccogliere dati su cui lavorare in vista del prossimo Gran Premio di Misano. “Non avevo il ritmo di quelli davanti, ma piano piano arriveremo – ha dichiarato Maverick Vinales in conferenza stampa -. Alla fine si tratta di macinare chilometri e capire la moto. Penso che la moto abbia un grande potenziale, semplicemente devi capirla e guidarla correttamente. Sono abituato a qualcosa di molto diverso, costa, non è facile adattarsi“. Tra meno di una settimana ritornerà in pista a San Marino, dove ha tenuto il suo primo test con Aprilia. Ma le aspettative non cambiano. “L’approccio non cambia, devo prendere informazioni e capire cosa fare per essere più veloce“.

Partire dalle retrovie non aiuta a dettare il proprio ritmo, ma una volta fuori dal gruppone ha cominciato a prendere confidenza con il prototipo MotoGP. Primo step sarà migliorare l’ingresso di curva, “sono abituato a farlo diversamente e devo cambiare un po’“. Inoltre Maverick Vinales ha iniziato a personalizzare il setting della sua RS-GP che aveva focalizzato durante le FP4. “Da metà gara mi sentivo bene, ho guidato a mio agio e alla fine era competitivo. Ora è il momento di raccogliere tutte le informazioni sulla gara. La squadra deve capirmi e io devo capire loro. Con le sessioni di 40 minuti dobbiamo essere veloci, è complicato perché tutti vanno veloci, ma passo dopo passo ci arriveremo. Ne sono certo“.

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