30 Dicembre 2019

MotoGP, Maverick Viñales al bivio: Yamaha non è su misura

Maverick Viñales si allena senza sosta per la stagione MotoGP 2020. Yamaha non è una moto su misura. Le sirene Ducati e Suzuki sono molto appetibili.

MotoGP, Maverick Vinales

Nessuna vacanza per Maverick Viñales, che ha deciso di sfruttare la pausa invernale per intensificare gli allenamenti. Il 2020 sarà uno snodo fondamentale per la sua carriera. Non solo per provare a dare l’assalto al titolo MotoGP, ma per delineare il suo futuro. In Yamaha non sono intenzionati a sviluppare la M1 a sua immagine e somiglianza. In base ai feedback di tutti i piloti si decide quale direzione prendere e così sarà anche in futuro. Una filosofia che potrebbe spingere il pilota spagnolo verso altre mete qualora le trattative dovessero arenarsi.

Sei delle ultime sette vittorie di Iwata portano la sua firma, ma alla vigilia della quarta stagione insieme Viñales non rappresenta la punta di diamante. La nuova specifica del motore porta le sue indicazioni, ma i suoi desideri non sono esauditi in pieno. Resta un certo gap da Honda e Ducati in termini di velocità di punta, ma sui rettilinei la differenza non sarà più spropositata. In Giappone stanno lavorando molto su questo punto, ma a patto di non perdere quell’agibilità che da sempre contrassegna la M1. Maverick ha dovuto cambiare per certi versi il suo stile di guida per adattarsi alla Yamaha, ma senza trovare la scintilla vincente.

GARCIA-VINALES SI GUARDANO INTORNO

Con una “guerra interna” all’interno del box che da qui a breve potrebbe deflagrare, qualora Valentino Rossi decidesse di proseguire, dall’entourage di Viñales sono già pronti a fare la voce grossa. O ad accettare la buona proposta pervenuta dagli uffici Ducati. “La Yamaha è una motocicletta che funziona molto bene – ha spiegato Esteban Garcia -. Sali e vai veloce, ma la ricerca del passaggio successivo, il limite successivo, non è così facile. È una moto che se guidi in modo troppo aggressivo, non puoi domarla“. E lo stile di guida di ‘Mack’ è altamente aggressivo, soprattutto in frenata.

Prevedibile che su alcuni circuiti la M1 faticherà ancora molto per raggiungere il podio. Le caratteristiche del prototipo costringono Maverick Viñales ad un adattamento poco accettabile. Soprattutto se i risultati attesi restano un miraggio. “In MotoGP o hai una fabbrica come la Honda che costruisce una moto per te, come ha fatto per Marc (Marquez). Oppure devi adattarti – ha ammesso il capotecnico a Motorsport-Total.com – come è il nostro caso“. Le parole di Garcia sembrano avere il sapore di un ultimatum. “Penso che Maverick farebbe bene con qualsiasi moto, anche con la Ducati e la Suzuki. Ed è uno dei pochi piloti in campo che andrebbe forte anche con la Honda se potesse“.

Nell’attesa di trovarsi davanti al bivio, l’alfiere di Figueres alterna senza sosta sessioni di allenamento in palestra e in moto da cross. Sui social posta un’acrobazia da manuale sullo sterrato che subito raccoglie gli applausi di Capirossi, Pedrosa e Aleix Espargaró.

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