17 Settembre 2022

MotoGP, Marc Marquez show: una docuserie racconta i segreti del calvario

Marc Marquez è ritornato in un GP di MotoGP tre mesi dopo la quarta operazione al braccio: una docu-serie in 5 episodi racconta il suo ultimo anno.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez ha concluso il primo giorno di libere MotoGP ad Aragon con l’ottavo crono e un distacco di tre decimi e mezzo dal best lap di Jorge Martin. Continua a ritenere impossibile l’assalto al podio, ma molto dipenderà dalla condizione fisica di domenica. A distanza di un centinaio di giorni dal quarto intervento al braccio, è ritornato sulla sua Honda RC213V con largo anticipo rispetto ai tempi preventivati. “Lo stint massimo è stato di cinque giri, ma sono qui per spingere e so che prima o poi arriverà la prima caduta, è normale. La cosa più importante è che mi sentivo meglio al pomeriggio rispetto al mattino“.

Marc Marquez e l’incognita dei 23 giri

Nel venerdì al MotorLand Marc Marquez ha rischiato grosso con le cadute. Nel time attack durante le FP2 la sua moto si è imbizzarrita togliendo qualcosa al suo tempo, altrimenti avrebbe potuto ambire alla top-3 nella classifica combinata. E soprattutto scava un gap di un secondo tra sé e Pol Espargaro (23° e penultimo), che in quanto compagno di squadra è sempre il primo riferimento per un pilota. “In quel momento mi sono aggrappato alla moto in modo diverso e ho sentito un po’ di fastidio alla spalla, però ci sta”, ha commentato il pluricampione MotoGP. “Di sicuro non farò dei long-run, i 23 giri sono un’incognita, ma so già che soffrirò“. La priorità è sfruttare questi sei weekend di MotoGP per arrivare in ottime condizioni al prossimo inverno e sistemare un prototipo che in questo momento è in apnea tecnica e deve migliorare la fase di percorrenza curva.

La Honda RC-V in apnea tecnica

L’obiettivo resta quello di finire la gara, ritiene di avere l’1% di possibilità di salire sul podio, ma nelle qualifiche del sabato potrebbe stupire. Il circuito aragonese è uno dei suoi amuleti in calendario (insieme ad Austin e al Sachsenring) e su un giro singolo potrebbe stupire con la sua prestazione. Ma in gara sarà più complicato affrontare lo sforzo fisico e questa moto non è sicuramente all’altezza delle rivali e risulta impossibile continuare a colmare il gap tecnico con il talento umano. Inoltre non ci sono stati miglioramenti sulla RC213V dall’ultima uscita al Mugello: “È esattamente la stessa che avevo guidato al Mugello. Sono il primo dei piloti Honda, ma sono lento e non dove vorrei essere. Sono abituato a guidare con l’istinto, ma con questa moto non è possibile, la guida diventa qualcosa di innaturale. Le mie sensazioni sono le stesse degli altri piloti, non ci sentiamo sicuri. Puoi compensare qualche volta, ma per guidare con il ritmo ci serve un’altra moto“.

Il nuovo forcellone in alluminio

Desta un certo interesse il nuovo forcellone posteriore in alluminio realizzato dall’azienda austriaca Kalex. Marc Marquez l’ha adottato durante la prima giornata di libere MotoGP e ritiene che valga la pena approfondire il feeling con esso, prima di decidere se metterlo da parte o montarlo regolarmente anche in futuro. “Ho fatto il mio miglior tempo con questo forcellone. Ma dobbiamo ancora scoprire come si comporta sulle lunghe distanze e quale versione offre il ritmo migliore. Ho bisogno di più chilometri“. In vista della gara potrebbe anche optare di ritirarsi anzitempo se il fisico non consentirà di completare 23 giri consecutivi. “La mia intenzione è di fare tutto il weekend e finire la gara. Se sarò stanco, rallenterò un po’ per finire bene la gara. Devo accettare di andare un po’ più piano“. Ma per i suoi diretti rivali Bagnaia e Quartararo avrebbe già il ritmo per puntare a vincere.

Una docuserie sul pluricampione MotoGP

Arriva una bella notizia per il campione di Cervera. Sarà protagonista di una docuserie in cinque puntate che, per il momento, non ha una data di uscita. Andrà in onda su Prime Video, come il suo predecessore, ‘MotoGP Unlimited’ le cui riprese per la seconda serie riprenderanno nel 2023). Dorna ha voluto mettere in luce la figura dei suoi piloti offrendo un profilo “più intimo” che, nel caso di Marc Marquez, coincide con l’anno “più determinante” della sua carriera. Prodotto da Fast Brothers in collaborazione con Red Bull Media House e TBS (Telefónica Broadcast Services), i cinque episodi ripercorreranno, attraverso immagini e interviste inedite, l’ultimo anno del fuoriclasse della HRC, quando il beniamino della MotoGP ha dovuto affrontare la decisione più importante della sua vita: sottoporsi a un’operazione per giocarsi l’ultima possibilità di essere ancora il campione.

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