10 Marzo 2022

MotoGP, Marc Marquez pronto alla sfida: “Pol ingaggiato per vincere”

Marc Marquez adotta una filosofia più prudente dopo il doppio infortunio al braccio e alla vista. Pol Espargarò si rivela il primo avversario da battere.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez è tornato tra gli umano dopo l’incidente di Jerez nel luglio 2020 e il problema della diplopia dello scorso inverno. Nella prima gara MotoGP del 2022 il campione della Honda si è dovuto accontentare del 5° posto, senza mai riuscire a intimorire il quartetto di testa. La nuova RC213V costringe a cambiare stile di guida e acclimatarsi ad una moto più bilanciata sul posteriore, le condizioni del braccio ancora non convincono al cento per cento. E trovare il limite come ai vecchi tempi risulta un’impresa difficile.

La nuova filosofia di Marc Marquez

In un calendario MotoGP costituito da 21 GP la carta vincente sarà la costanza e il 5° posto di Losail ha permesso di raccogliere punti preziosi in ottica iridata. “Come abbiamo visto in Qatar la costanza sarà decisiva, ci saranno tanti piloti davanti e in ogni gara ne prevarrà uno. Sono arrivato quinto ma vuoi sempre di più, fino a quando non vinci non ti fermi“, ha raccontato in un evento organizzato dallo sponsor Estrella Galicia. Non si è certo nascosto Marc Marquez durante il primo round in terra araba, ma l’obiettivo resta la conquista del titolo mondiale. “Sarà una stagione speciale, sono stati due anni difficili, c’è voglia di 2022“. Non c’è l’ossessione del nono titolo iridato a tutti i costi. Il fenomeno di Cervera ha appreso una lezione dopo gli infortuni: bisogna sapere attendere senza forzare. “Il mondo non finisce quest’anno, se riuscirò cercherò di vincere. In tutti gli sponsor ci sono cambi generazionali. Quelli che sono partiti da favoriti, in Qatar, non erano nemmeno tra i primi cinque. L’obiettivo è fare punti in ogni gara per essere pronti“.

La sfida con Pol Espargarò

Nella scorsa stagione MotoGP è ritornato a Portimao dopo aver saltato le prime due gare, ha stentato per entrare in top-10, poi ha collezionato tre vittorie e un podio. “In un anno cambia molto, per questo bisogna avere pazienza. Dobbiamo fare punti. Vedremo quanto durerà la pazienza“. A Losail ha adottato una strategia conservativa, quando ha capito di non poter fare di più ha blindato la sua quinta piazza: “Meglio avere 11 punti che cadere“. Parole che se fossero state proferite qualche anno dalla bocca di Marc Marquez fa avrebbero avuto il sapore dell’eresia. Adesso la musica è cambiata, sa bene di doversi adattare alla nuova RC213V prima di tentare l’exploit. Prossimo round in Indonesia, c’è ottimismo dopo aver chiuso i test invernali di MotoGP con il best lap di Pol Espargarò. “Per l’Indonesia abbiamo capito la strada, non ci saranno parti nuove, ma cercheremo una direzione“.

Non solo con il prototipo 2022, ma bisogna fare i conti anche con un compagno di box molto agguerrito e che punta al rinnovo di contratto. “Ho sempre avuto compagni di squadra forti in Honda. Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo o mio fratello Alex, con il quale mi sono incontrato raramente, ma che è finito sul podio. La Honda vuole sempre due piloti forti. Con Pedrosa e Lorenzo ero al top, ora mi sto riprendendo. Pol si è adattato bene alla nuova moto, è veloce, ora tocca a me. Sta andando bene, una sana rivalità servirà a crescere… Pol è stato ingaggiato per vincere il Mondiale“.

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