13 Aprile 2022

MotoGP, Marc Marquez mette Honda in riga: “Ho detto cosa cambiare”

Marc Marquez può puntare al titolo MotoGP 2022 e detta la linea al box Honda: da Portimao ci saranno modifiche sulla RC213V.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez è sicuramente un “livello sopra gli altri” sullo scacchiere della MotoGP, ma la Honda RC213V non sembra camminare di pari passo. O almeno le sue richieste non sono state raccolte come in passato. L’assenza nella stagione 2020 a causa dell’infortunio e le incertezze sul suo ritorno nel 2021, avvenuto nella terza gara a Portimao, ha spinto gli ingegneri HRC a seguire un’evoluzione più gradevole agli altri piloti del marchio. Ma quando l’otto volte campione del mondo è ritornato per i test invernali a Sepang e Mandalika ha trovato una moto radicalmente diversa.

Un nuovo telaio per la RC-V

Dopo la prima gara in Qatar la RC-V sembrava potesse esaltare le doti di guida di Pol Espargarò. Un miglior grip al posteriore porta di conseguenza ad un nuovo approccio con l’avantreno, una soluzione che a Marc Marquez non è piaciuta. Il suo talento lo porta ad adeguarsi ad ogni evenienza, ma in una stagione MotoGP dove la concorrenza mette il fiato sul collo e a volte surclassa, ogni dettaglio deve corrispondere alla punta di diamante. In ogni week-end di gara ha sottolineato come il suo team lavorasse per trovare un miglior feeling con l’anteriore, Honda mettere a disposizione degli aggiornamenti al telaio, forse già a partire da Portimao. Nonostante i problemi di diplopia e un braccio destro che richiedere lunghi cicli di fisioterapia, Marc resta l’unico pilota Honda a poter ambire a risultati prestigiosi.

Marc Marquez e il feeling con l’avantreno

Con Pol Espargarò che sembra destinato all’addio, l’evoluzione 2022 passerà esclusivamente per le mani di Marc Marquez. Lapidarie le parole di suo fratello Alex: “Abbiamo dei problemi… mio fratello ci sta lavorando“. L’otto volte iridato sembra l’unico in grado di apportare le necessarie modifiche al prototipo dell’Ala dorata. Rientrato ad Austin ha dimostrato di avere il ritmo gara per ambire alla vittoria, forse neppure Enea Bastianini avrebbe potuto competere con lui, se non fosse per quel problema tecnico che lo ha sprofondato all’ultimo posto dopo la partenza. Un altro colpo di sfortuna per il team orchestrato da Alberto Puig che nel biennio 2020-2021 conta solo tre vittorie, tutte a firma di Marc Marquez. Adesso servono modifiche alla RC213V, da subito: “La nostra moto è molto buona nei punti di frenata. Ma guidare la moto e capire la gomma anteriore è difficile. La moto è l’esatto opposto dell’anno scorso. Inoltre guidiamo con un assetto completamente diverso“.

Rotta verso il titolo MotoGP

Nel week-end di Austin si è messo già al lavoro con Santi Hernandez e i suoi uomini ai box, le modifiche sono piaciute anche agli altri piloti. “Non credo che possiamo lottare per la vittoria in ogni gara. Ma era importante che vedessi esattamente i punti deboli della moto su un circuito che conosco molto bene“. In Texas ha vinto sette gare su nove, conosce ogni traiettoria a memoria, sembra un layout realizzato a sua misura. I confronti dei dati 2021-2022 sono fondamentali per riportare il prototipo su una linea vincente e fare rotta sul titolo MotoGP. “Ho già detto alla Honda su cosa deve lavorare se vogliamo essere competitivi nelle prossime gare. È vero che Pol sta facendo bene su alcune piste. Anche Nakagami sta facendo bene su alcuni circuiti – ha concluso Marc Marquez -. Ma abbiamo dei punti deboli su cui possiamo migliorare“.

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