19 Novembre 2022

MotoGP, Marc Marquez-Joan Mir-Alex Rins: chi detta l’evoluzione Honda?

Marc Marquez detta l'evoluzione della Honda per la stagione MotoGP 2023. Ma con l'arrivo di Joan Mir e Alex Rins qualcosa può cambiare.

MotoGP Honda 2023

Nel paddock della MotoGP si discute tanto della Honda RC-V disegnata su misura di Marc Marquez. Un argomento trattato dal campione dopo il test privato tenutosi alle porte di Madrid in collaborazione con Repsol, alla luce dei nuovi arrivi di Joan Mir e Alex Rins. Due pezzi da novanta che dovranno adattarsi quanto prima e fare risultato se non vogliono ricoprire un ruolo di secondo piano nel box HRC. La Suzuki GSX-RR, con il motore 4 cilindri in linea, era radicalmente diversa dal prototipo dell’Ala dorata. E a dettare la linea dello sviluppo sarà chi saprà andare più veloce e fare risultato.

La Honda ‘brucia’ i talenti

Marc Marquez non vuole sentire parlare di una Honda RC213V evolutasi in base alle sue direttive, ma molti fattori lasciano pensare che sia davvero così. Nella seconda parte del campionato MotoGP 2022 gli aggiornamenti dal Giappone sono arrivati solo al suo rientro nel test di Misano a settembre, qualche briciola per Taka Nakagami dopo il rinnovo di contratto. Nulla è stato dato agli uscenti Alex Marquez e Pol Espargarò dopo l’annuncio che avrebbero seguito rotte diverse in Ducati e KTM. Ma anche in precedenza questa moto ha bruciato i talenti di Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa con l’ascesa sempre più preponderante di Marc.

Ancora una volta Alberto Puig e i vertici HRC hanno puntato su un campione del mondo come Joan Mir e su un pilota veloce come Alex Rins. Alla domanda sulle possibilità del campione 2020 di essere competitivo sulla Honda, Marc Marquez ha ricordato che “Mir è sempre stato veloce con tutte le moto“, sottolineando di aver avuto “Pedrosa, Lorenzo, Alex, Pol come compagni di squadra… sono stati tutti campioni del mondo in altre categorie e alla fine a loro è costato tanto. Mi concentrerò sul mio lato del box per dare il 100%. Se cresce la sana competitività all’interno del box, cresce anche il livello del box e arrivano i risultati“.

L’evoluzione del prototipo MotoGP 2023

Con l’arrivo del duo Suzuki lo sviluppo della RC213V potrebbe prendere un’altra strada se forniranno feedback diversi dai suoi e da quelli di Pol Epargarò e Alex Marquez? “Honda non si lascia influenzare da un solo commento, li valuta tutti e alla fine pesa di più quello che va più veloce“. Tutto dipenderà dai risultati ottenuti nel 2023. “Se vado più veloce sarò io, se l’anno prossimo sarà Joan toccherà a lui, o a Rins che ha un contratto factory“.

L’infortunio dell’otto volte iridato ha segnato un cambio di rotta della Honda nello sviluppo della moto. La versione 2022 doveva servire per andare incontro alle esigenze degli altri piloti, in assenza di Marquez alle prese con interventi all’omero e riabilitazione. Ad esempio Pol Espargaró ha chiesto una moto con più grip al posteriore per sfruttare la sua guida, invece i risultati sono stati a dir poco deludenti, senza vittorie e con due sterili podi.

La RC213V 2022 non è stata competitiva nelle mani di nessuno e solo Marc ha saputo brillare durante l’ultimo tratto della stagione, seppur con qualche modifica a livello di telaio e forcellone. “Potevi metterla in pole position, ma era difficile essere costanti in tutte le condizioni. Ci arriveremo in futuro, perché anche con questi problemi nelle ultime cinque gare i risultati stavano arrivando“. Nell’attesa dei risultati di Joan Mir e Alex Rins la moto 2023 sarà ancora un suo prodotto di crescita e gli altri, Takaaki Nakagami compreso, dovranno adattarsi.

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