23 Luglio 2020

MotoGP, Marc Marquez: il commento dei medici che hanno dato l’OK

Marc Marquez ha ottenuto l'ok medico a Jerez. Il commento dei dott. Angel Charte e Giancarlo Di Filippo. Alberto Puig: "Nessuna pressione da Honda".

MotoGP, Marc Marquez a Jerez

Marc Marquez ci proverà a scendere in pista sabato, per la FP3 della seconda gara stagionale di MotoGP. Il Centro medico del circuito di Jerez lo ha considerato ‘fit’, non senza suscitare un certo stupore da parte dei fan e di molti addetti ai lavori. Il fuoriclasse della Honda vuole dimostrare di essere il più forte, psicologicamente e in pista. E non vuole lasciare nulla indietro, neppure qualche punto che potrebbe contare molto a fine campionato.

Il team manager Alberto Puig sottolinea come non ci sia nessuna pressione da parte del team. “L’intervento chirurgico è andata benissimo. Inizialmente la posizione della Honda era quella di non correre questa gara, ma dopo aver visto quanto grande fosse la determinazione di Marc siamo arrivati a riconsiderare la nostra decisione. Proverà sabato e, a seconda di come si sente, tenterà di prendere il via gara“. Domani, dunque, Marquez non sarà in pista per le prime due sessioni di prove libere. “Conosce bene questa pista quindi non ha senso guidare venerdì. È stato importante per Honda e il team Repsol rispettare il desiderio del pilota. Voglio chiarire che la Honda non spinge mai i piloti a correre“.

Il parere dei medici

La frattura dell’omero destro non è certo uno scherzo, il dott. Mir aveva previsto un rientro non prima di Brno. Ma come è possibile essere “idoneo” per scendere in pista? Ovviamente la sua ottima forma fisica ha giocato molto a favore. Secondo indiscrezioni prima di lasciare la sua casa a Cervera avrebbe effettuato delle flessioni sulle braccia per dimostrare le sue reali condizioni fisiche. A dare l’ok medico è il dott. Angel Charte, capo medico della MotoGP. “Dopo 48 ore [dall’intervento], come indica il codice medico, hai il diritto di richiedere una valutazione per poter partecipare alla gara successiva“, riporta Motorsport.com. “E’ arrivato nell’unità di visita medica, ha superato tutti i movimenti che potrebbero essere interessati dall’infortunio e li ha superati. Nessun sintomo di dolore o disabilità dell’arto superiore destro“, ha spiegato il medico.

Marc Marquez vuole provarci, ma sarà soltanto sabato che prenderà una decisione definitiva. “Sebbene ci sembri strano, il test si è rivelato positivo ed è pronto per girare. Non è possibile sapere in quale percentuale – conclude il dott. Charte -, ma è conforme a tutto il rigore del protocollo medico per la corsa“. Ai microfoni di Motogp.com ha parlato anche il dott. Giancarlo Di Filippo, FIM’s Medical Officer. “Ha avuto un’operazione e sta bene. Ha fatto tutti i test che gli abbiamo chiesto in modo eccellente. È in grado di farli. Dal nostro punto di vista è idoneo a correre questo GP. Non abbiamo dubbi. Inoltre, Marc è un professionista e un campione Se non è pronto a continuare, si fermerà da solo. Ma tutti i test sono stati positivi, non ha dolore o sofferenza. Da un punto di vista medico, è in forma“.

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1 commento

  1. hsafgpsvfyunyxach_14942303 ha detto:

    Più che medici competenti questi mi sembrano tanto dei medici compiacenti…
    Parlo per esperienza diretta dato che alcuni anni fa mi trovavo in Francia per fare down hill, quando il telaio della bici di un mio amico ha ceduto di schianto facendolo cadere rovinosamente a terra…
    Trasportato all’ospedale di Grenoble veniva riscontrata una forte contusione al fianco destro diventato completamente nero!
    Fortunatamente dopo numerosi esami tutto è risultato in ordine così il mio amico ha chiesto di essere dimesso in anticipo rispetto al periodo di osservazione prescritto dai medici, anche perchè il nostro soggiorno stava per terminare, così come le nostre risorse economiche.
    Risultato… un coro di no!
    Alla fine per riuscire a sbloccare la situazione il mio amico ha firmato loro una liberatoria altrimenti non sarebbe rientrato in Italia prima di un mese!
    Questa si chiama etica professionale