22 Maggio 2021

MotoGP, Marc Marquez-Honda: c’è un bel problema da risolvere

Le nuove gomme anteriori Michelin per la stagione MotoGP 2021 si rivelano un problema. E Marc Marquez non è ancora al top per domare l'avantreno Honda.

MotoGP, Marc Marquez

Le Mans poteva essere lo scenario ideale per il ritorno di Marc Marquez alla vittoria in MotoGP, dieci mesi dopo il terribile infortunio di Jerez. Inutile ricordare gli errore commessi da medici, in particolar modo, e vertici Honda, in secondo luogo. Senza i quali oggi il fenomeno di Cervera sarebbe nelle prime posizioni di classifica a contendersi il Mondiale. L’ultima gara francese ha dimostrato che non ha perso il fiuto del successo, le difficili condizioni di pista, il flag-to-flag erano scenari ideali per uno stratega del suo calibro. Inoltre l’asfalto bagnato richiedeva uno stile di guida meno fisico, ottimale per il suo braccio destro non ancora al 100%.

L’occasione mancata a Le Mans

Dopo il cambio moto ha preso il comando del gruppo, scavato un gap di circa 2 secondi in due giri. Poi la rovinosa caduta in curva 14 dopo aver perso il posteriore. “Può accadere, c’erano molti rischi in queste condizioni e ci sono stati molti incidenti“. Da notare che i tre colleghi Honda avevano scelto la gomma rain posteriore morbida, Marc Marquez ha optato per la media. L’obiettivo era guadagnare grip man mano che la pista si asciugasse, ma nel completo bagnato si è rivelato un azzardo, pagato a caro prezzo. Il lato positivo è che dopo la prima caduta girava con i migliori tempi sul passo gara, quello negativo è di aver osato troppo rimediando il secondo incidente. Ma, per dirla alla Puig, frenare l’istinto del fuoriclasse non è opinabile.

Prossimo round al Mugello, a destare dubbi è ancora la sua spalla destra. “Due inverni fa ho subito un’operazione alla spalla destra, che non si è ripresa al 100% dall’operazione, perché c’erano dei danni ad alcuni nervi della spalla. Tutte queste cose hanno reso la riabilitazione più difficile“, ha ammesso il sei volte campione di MotoGP. In una tale situazione diventa impossibile sviolinare il suo stile aggressivo, procedere in modalità ‘Marc-attack’ per l’intera distanza di gara. Le curve a destra restano il suo tallone d’Achille attuale, ma per la legge del contrappasso molte cadute le ha registrate nelle curve a sinistra. “Nelle curve a sinistra mi sento davvero bene, mi sento normale, quindi sto cercando di spingere lì“.

Le nuove gomme anteriori

Non c’è solo l’aspetto fisico, ma anche quello tecnico. Il team manager Alberto Puig ha chiesto ai suoi ingegneri di intervenire in tempi brevi sulla RC213V. Cosa significa? A nulla è servito il lungo inverno di test portato avanti da Stefan Bradl? Da tempo si parla di una classe MotoGP con i protagonisti sempre più vicini tra loro. Due i motivi, opportunamente ideati da Dorna per aumentare lo spettacolo. L’ingresso della centralina unica Magneti Marelli al posto della centralina di fabbrica, che regolava automaticamente il controllo della trazione, l’erogazione della coppia e così via, per aiutare a preservare il pneumatico posteriore. Adesso molto dipende dal polso destro dei singoli piloti e dalla loro abilità nel preservare gli pneumatici.

E le gomme monomarca Michelin, che cambiano di anno in anno. Nella stagione MotoGP 2021 Michelin ha portato un maggior numero di gomme asimmetriche all’anteriore e snellito la gamma 2020 eliminando varianti poco utilizzate. La Honda RC213V ha i suoi punti di forza in frenata ed entrata curva, quindi il feeling con l’anteriore diventa fondamentale. Ma queste gomme asimmetriche anteriori sono un’eccezione nelle scelte dei piloti in questo inizio di Mondiale. Non resta che optare per le altre due gomme simmetriche all’anteriore, nella speranza che non occorra la “via di mezzo”. Per questo motivo gli ingegneri Honda, ma anche quelli della KTM, stanno lavorando ad ampio raggio sulla moto per adattarsi alla nuova gomma anteriore. Un dato non da poco che potrebbe frenare anche un campione come Marc Marquez.

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2 commenti

  1. FRA 1988 ha detto:

    Case costruttrici che investono milioni di euro per motori e telai, ma sotto scacco dei gommisti che sono il motivo principale di successo o insuccesso.
    La Ducati dell’anno scorso ne è la prova come Ktm nella
    crisi 2021.