1 Marzo 2022

MotoGP, Marc Marquez erede di Valentino Rossi: “Servono i risultati”

La stagione 2022 di MotoGP prende il via senza Valentino Rossi. Marc Marquez principale candidato per essere il nuovo portabandiera, ma servono i risultati.

La stagione MotoGP 2022 prende il via con il GP del Qatar, occhi puntati su Marc Marquez, il pluricampione reduce dal recente infortunio dello scorso novembre. Nei test invernali ha provato a forzare la sua Honda RC213V, in parte frenato dal braccio destro non ancora stabilizzato, in parte da un prototipo profondamente rinnovato e che richiede di essere conosciuto più a fondo.

Nuova vita per il campione MotoGP

Ancora una volta si punta sul talento dell’otto volte iridato per riportare HRC ai vertici della Top Class. Per accelerare i tempi della ripresa Marc Marquez ha lasciato la sua Cervera per trasferirsi a Madrid. Qui verrà seguito da uno staff medico che monitorerà e riabiliterà al meglio l’omero destro fratturato a Jerez nel 2020. Ha lasciato i familiari per intraprendere un nuovo stile di vita e seguire il programma di fisioterapia necessario per ritornare al top della forma. E intanto riprende il via la nuova stagione. Bisogna stringere i denti e portare a casa il miglior risultato possibile.

La guerra in Ucraina

Team e piloti della MotoGP approdano a Doha con una certa tristezza per quanto sta avvenendo in Ucraina. “Abbiamo superato il coronavirus, che ora penso sia in secondo piano, e questo è l’obiettivo più importante a livello mondiale. Ci auguriamo che venga risolto il prima possibile, perché può interessare noi e il mondo in tutti gli aspetti“, ha detto ad ‘AS’.

Losail banco di prova

La condizione fisica di Marc Marquez resta da accertare e il primo Gran Premio sarà u test fondamentale. Nei test invernali ha registrato spiragli positivi, ma sulla distanza di gara restano dei dubbi. “Ho potuto prepararmi per la prima gara e fisicamente ho notato molti cambiamenti. Sono arrivato in Malesia allenandomi a malapena e ora, a distanza di un mese, ho notato molti cambiamenti fisici. Questo è importante. Vedremo cosa succede. Penso di non essere pronto per vincere la prima gara, ma sono pronto a lottare per il Mondiale“.

La nuova era della MotoGP

In Qatar, territorio fertile per Ducati e Yamaha, Honda dovrà forse giocare in difesa, senza precludersi l’obiettivo podio. “Non punto a nulla in Qatar, ma non escludo nulla. Ciò significa che vedrò cosa succede in allenamento e vedremo. È una stagione in cui, nello stato in cui mi trovo, devo accontentarmi del quarto, quinto, sesto e settimo posto, perché non saranno tutti podi o cadute”.

In tanti parlano di un “anno zero” della MotoGP. Non ci sarà più Valentino Rossi in griglia di partenza e indicare un favorito è più difficile che mai. Il pilota da battere resta Fabio Quartaro, ma con otto Ducati in pista e le Suzuki che non vanno mai sottovalutate la battaglia sarà entusiasmante. Marc Marquez pronto ad ereditare l’eredità del Dottore come portabandiera del Mondiale? “Credo che non si scelga se stessi come bandiera, sono i risultati che parlano. Non importa se sorridi, se dai spettacolo o hai un bel carattere. Se vinci sarai il portabandiera, altrimenti non puoi farci nulla“.

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