16 Marzo 2022

MotoGP, Marc Marquez download in corso: “Non è facile accontentarsi”

Marc Marquez non può ancora spingersi al limite con la nuova RC213V. Il pluricampione di MotoGP in una fase di transizione non facile.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez non ha ancora trovato la velocità che l’ha portato a vincere sei titoli MotoGP. Un po’ per le condizioni fisiche del bracco che non gli permettono certi movimenti al limite, un po’ per la nuova Honda RC-V con cui ancora non è entrato in empatia. Bisogna “saper soffrire“, “adattarsi“, “pazientare“, puntare sulla consistenza, raccogliere punti preziosi per il salvadanaio iridato. Per essere campioni, soprattutto in un calendario di 21 GP, la velocità non basta, serve anche esperienza e un pizzico di fortuna che non guasta mai.

Il Dna del campione MotoGP

Il week-end di Mandalika sarà una seconda opportunità per capire meglio i nuovi punti di forza del prototipo 2022. Se nei primi anni in MotoGP si sentiva invincibile, adesso l’aurea “aliena” sembra svanita e si ritrova davanti alla sfida più difficile della sua carriera. Il trasferimento a Madrid è un chiaro segnale che l’omero destro non è ancora al 100%. “Rischiare è nel mio Dna, ma devo metterci un po’ di esperienza. Puoi correre dei rischi quando hai la velocità e sai che puoi farlo. Ora mi manca ancora il punto di velocità, che non ho perso, lo sto ritrovando. In assenza devi contare su altre risorse. Sono arrivati ​​molti giovani piloti che sono davvero veloci, quindi devi attingere all’esperienza e non rimanere indietro in campionato“.

Nel GP del Qatar ha fatto uno strano effetto vederlo in quinta posizione senza riuscire ad impensierire il gruppo di testa, con Pol Espargarò che ha girato al comando fino a tre giri dal traguardo. E’ evidente che in pista è sceso un Marc Marquez diverso, capace di accontentarsi, abbastanza simile a quello visto nella scorsa stagione MotoGP, ma diametralmente opposto da quello di Jerez 2020 prima della seconda caduta. “In Qatar ho rischiato e provato, ma non ce la facevo più. Non ero lì per vincere la gara“.

Mix di esperienza e velocità

Pesano non poco i tanti Gran Premi saltati nel precedente biennio e dover rinunciare ad una regolare preparazione invernale a causa della diplopia. E pesa una RC213V diversa da quella conosciuta dal 2013 allo scorso anno. “Adesso è diverso, vado veloce senza sapere come – spiega all’agenzia Efe -. È lì che devo capire di cosa ha bisogno la moto e cosa devo fare per andare forte. Al momento non ho la sicurezza per usare facilmente questa moto, la sicurezza per piegarmi così tanto e derapare così tanto. Ma è qualcosa che devo trovare a poco a poco”. Il download dell’aggiornamento è in corso: “Quattro anni fa sarei finito in tribuna o sul podio, accontentarsi del quinto posto non è facile ma va fatto a volte. Ma se arrivi sempre quinto non sarai campione del mondo“.

L’obiettivo è ritornare a sedersi sul trono iridato della MotoGP, per riuscirci dovrà puntare su altre carte per lui insolite. Nel 2013 è arrivato da rookie ed ha battuto campioni ben più esperti, a dimostrazione che la maturità conta poco rispetto alla velocità. “Ciò che ti rende un campione è la velocità e rende le cose più facili. Se non ce l’hai, devi usare esperienza, perseveranza o altre cose“, ha aggiunto Marc Marquez in un’intervista a ‘Europa Press’. “Per il momento mi tocca attingere dall’esperienza e spero di poter puntare quanto prima sulla velocità. Perché vincere le gare ti dà un bottino punti importante“.

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