2 Ottobre 2022

MotoGP, Marc Marquez confessa l’errore: “Dipendeva dai dottori”

Marc Marquez riassume l'ultimo biennio in MotoGP (e fuori). Errori, speranze e timori di un campione che vuole ritornare alla ribalta.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez e Honda non credevano ai loro occhi a Motegi, quando a Motegi hanno conquistato la pole position e il 4° posto, arrivato con un sorpasso nel finale sulla KTM di Oliveira. Ha iniziato il weekend in Thailandia con un 1° e 4° posto al venerdì, 8° nelle qualifiche MotoGP del sabato, forse si aspettava qualcosa di più. Ma è anche vero che le condizioni fisiche non gli permettono di esprimersi ancora al massimo del suo livello. La stanchezza inizia a farsi sentire e il campione HRC attende la prossima settimana di pausa per rifocillarsi in vista del prossimo impegno a Phillip Island.

Il nuovo Marc Marquez

Al Buriram ci sarà da stringere i denti nei 26 giri di gara, non è da escludere che Marc Marquez possa risalire fino ai piedi del podio. Ormai ha abituato a sorprenderci. La vera bella notizia è che il braccio destro risponde perfettamente alla riabilitazione e dalla prossima stagione MotoGP potrà finalmente essere al 100 percento. “Comincio a sorridere un’altra volta. Il dolore ti cambia il carattere, adesso invece mi sento già vincitore. Mi sono operato quattro volte e sono contento di come sta andando“. Non sarà più il pilota di una volta, ma non significa che non abbia fame di vittorie. “Lo stesso Marc Marquez non penso, più o meno forte di prima non lo so. Cambia l’approccio di gara, la mentalità, fra 26 e 30 anni cambia un po’“.

L’errore post Jerez

La mente ritorna inevitabilmente al 2020, quando a Jerez cade per due volte sull’asfalto, la seconda con conseguenze che mai nessuno avrebbe immaginato. Perché dopo l’operazione i dottori e la Honda l’hanno lasciato libero di ritornare in pista, Marc Marquez e l’istinto del pilota non aspettavano altro… “E’ stato un errore, nel 90% dei casi quando ti fanno l’anestesia pensi giù a quando ritornare in gara. Il braccio non mi faceva male dopo la prima operazione, dipendeva tutto dalla decisione dei dottori. Ci ho provato a Jerez, ma l’infiammazione è arrivata al gomito e ho dovuto rinunciare. A casa mi allenavo in palestra per provarci a Brno, se un pilota non lo fermi lui va, sempre“.

Il rischio diplopia

Da allora si sono rese necessarie quattro interventi all’omero, l’ultimo lo scorso giugno subito dopo la gara al Mugello. Una scelta necessaria che gli consentirà di ritornare ad una vita quotidiana normale e ad una vita professionale si spera di grande successo. “Mi sento libero adesso, le cose stanno andando meglio anche se non sono mai perfette… Quando i risultati arrivavano, come nel 2019, mi allenavo meno di adesso“. Dietro l’angolo c’è sempre il potenziale problema della diplopia che si porta in sella sin da ragazzino. “La vista è più sensibile del normale, è stato così per tutta la carriera… Mi è successo già nel campionato spagnolo, in Moto2, in MotoGP, un anno fa mentre mi allenavo. E’ come una donna che ti piace ma ti fa soffrire, ci vai lo stesso se sei innamorato. La passione per le moto… So che posso farmi male – ha concluso Marc Marquez a Sky Sport MotoGP – ma lo accetto“.

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