25 Febbraio 2023

MotoGP, Marc Marquez: “Con Joan Mir sarà più difficile”

Alberto Puig e Honda scommettono su Joan Mir nella stagione MotoGP '23, ma Marc Marquez resta il centro di gravità HRC.

MotoGP, Marc Marquez

Alberto Puig affronta la sua sesta stagione alla guida del Repsol Honda Team. Doopo aver puntato sulla coppia Pedrosa-Marquez, Lorenzo-Marquez, fratelli Marquez, Pol Espargarò-Marquez, ci riprova con la nuova line-up Joan Mir e Marc Marquez. Due campioni del mondo per provare a rilanciare le sorti del marchio dopo un campionato MotoGP 2022 in cui l’Ala dorata ha toccato il fondo.

Marquez resta il centro di gravità Honda

La fiducia in Marc Marquez continua ad essere cieca, così come la determinazione a dargli la moto migliore. I cambiamenti interni hanno riguardato diverse figure tecniche, l’arrivo di Ken Kawauchi è sintomo della voglia di cambiamento, anche se non cambia il DNA di una squadra fortemente incentrata sulle radici giapponesi. C’è però una prima apertura agli intelletti europei e con Joan Mir si va alla ricerca di una seconda freccia nell’arco HRC, anche se l’evoluzione della RC-V 2023 sarà ancora una volta focalizzata sul campione di Cervera. Non poteva essere diversamente, visto che è il pilota con maggiore esperienza del marchio e il più vincente, anche “con un braccio e mezzo“, come direbbe il team manager Alberto Puig.

La tradizione Honda è stata sempre quella di avere due piloti per formare un “dream team”, ma finora solo Marc Marquez ha saputo fare la differenza. L’infortunio di Jerez nel 2020, le quattro operazioni all’omero destro, il doppio caso di diplopia hanno tenuto sotto scacco il pluricampione e frenato l’evoluzione del prototipo. Al punto che sembra difficile recuperare il terreno perduto e rimettersi al passo con la Ducati campione in carica e grande favorita sulla carta per il 2023.

Alberto Puig e le scelte aziendali

Alberto Puig si assume in parte le sue responsabilità. “Quando Lorenzo è stato ingaggiato aveva un curriculum incredibile e pensavamo potesse fare bene. Poi Jorge ha smesso di correre e in quel momento abbiamo pensato che Pol (Espargaró) avesse esperienza con un altro marchio, quindi abbiamo pensato che avremmo potuto ottenere informazioni e sfruttare le sue doti. Però a volte si sbaglia. Nel caso di Joan, è stato ingaggiato perché riteniamo che abbia molte qualità che si adattano alla nostra mentalità, ha due titoli e abbiamo piena fiducia in lui“.

Pian piano il costruttore del Sol Levante si sta aprendo a nuove collaborazioni europee, nel tentativo di risalire ai vertici della MotoGP. Vedi l’apertura alla Kalex per la realizzazione dei telai e la nuova partnership con Akrapovic per gli scarichi (al posto dell’italiana SJ Project…). “Ci stiamo aprendo a nuove possibilità con nuovi partner che hanno molta esperienza nelle corse“, ha proseguito Alberto Puig. “Come in passato Honda mantiene il proprio sistema, il proprio DNA, su come preparare la moto, ma siamo aperti ad ascoltare e provare nuovi concetti per migliorare la moto“.

Assalto alla MotoGP con due punte

Durante il test di Sepang non c’è stato tempo per dialogare tra Marc Marquez e Joan Mir. L’arrivo del maiorchino ex Suzuki è stato ben accetto dall’otto volte iridato, difficile trovare un collega di box che possa davvero impensierirlo. Anche se quel giorno è destinato ad arrivare. “Questa è la legge della vita: arriverà un momento in cui un compagno di squadra più giovane ti batterà. Nel calcio un minuto sei la prima scelta e il minuto dopo sei in panchina – ha osservato il 30enne catalano -. Succede, questo è il lato duro di questo sport. Il mio lavoro e il mio obiettivo è rimandare questo momento più tardi possibile. Ovviamente quando hai un compagno di squadra come Joan che ha vinto gare e vinto titoli in MotoGP e Moto3, diventa più difficile. Ma accolgo favorevolmente questo ‘problema’, perché significa che stiamo lottando entrambi per le prime posizioni“.

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