20 Dicembre 2022

MotoGP, Marc Marquez come Leo Messi: “Era l’ultima possibilità”

Marc Marquez punta al Mondiale MotoGP dopo le tante voci sul suo conto e sulla Honda. Una storia che ricorda quella di Leo Messi e della Nazionale argentina.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez vogliono ribaltare la storia, entrambi chiedono molto l’uno dall’altro. Se scoccherà la magica scintilla tra moto e pilota si ritornerà a lottare per il titolo MotoGP. Altrimenti arriverà il tempo di tirare le somme, la Casa giapponese e il fuoriclasse di Cervera non hanno nessuna intenzione di partecipare al Motomondiale senza vincere. D’altronde HRC ha investito milioni e milioni sul campione, per sei volte sono saliti sul trono iridato. E come ogni ciclo vincente anche questo potrebbe avere fine, ma non prima della stagione 2024.

Marquez e Honda ‘qui pro quo’

Nel corso di un evento benefico a Barcellona, Marc Marquez ha parlato delle sue aspettative per la prossima stagione MotoGP. L’unico obiettivo è la vittoria e per riuscirci serve una RC213V all’altezza di una Ducati Desmosedici in forma smagliante, capace di garantirgli un buon feeling con l’avantreno, di non rischiare continuamente cadute. “Ho chiesto alla Honda una moto competitiva e non mi interessa com’è“, ha detto l’otto volte campione del mondo. “Nelle ultime quattro gare del 2022 eravamo sulla strada giusta. Ho piena fiducia in Honda, se c’è un marchio che può cambiare tutto in 2-3 mesi è Honda“. Il marchio dell’Ala ha dimostrato ripetutamente di poter accontentare le richieste del suo pilota, ma stavolta si tratta di colmare un gap piuttosto consistente, maturato in tre anni e non in un solo inverno. L’infortunio di Jerez 2020 ha scombussolato anche i piani degli ingegneri HRC, che hanno perso la direzione da seguire per l’evoluzione del prototipo.

Obiettivo titolo MotoGP

Un anno fa gli uomini Honda hanno apportato modifiche piuttosto consistenti alla moto, ma molte delle novità non hanno funzionato. Per il 2023 non è necessario rivoluzionare il progetto, ma proseguire sulla base già consolidata. “Non pretendo una moto totalmente nuova e loro mi chiedono di portare il mio braccio al meglio della forma. Per questo sto lavorando di più“. Marc Marquez paga anche gli errori iniziali dei medici dopo il primo infortunio, una certa pressione dell’ambiente che voleva vincere ad ogni costo, la sua radicata voglia di voler dimostrare a tutti di essere il migliore. Ma anche gli eroi devono fare i conti con certi limiti e, dopo quattro operazioni all’omero in due anni, ha capito che non sarà mai più come quello sinistro. Entro gennaio la condizione generale sarà più chiara, entro febbraio Honda dovrà dimostrare quali migliorie ha saputo apportare alla RC-V. Stavolta non partiranno da favoriti, ma c’è un grande desiderio di ribaltare ogni pronostico: “Entrambi abbiamo fiducia e faremo bene“.

Marc come Leo Messi…

Qualcuno ha iniziato a perdere fiducia sul binomio Marquez-Honda, un po’ come era capitato con Leo Messi e la Nazionale argentina. “Ero stanco delle persone che dicevano che gli mancava un Mondiale, che dicevano che (l’Argentina) non aveva una squadra. Si è visto che c’è una squadra dietro, ma penso che Messi fosse il polmone dell’Argentina e lui se lo meritava È un idolo e un riferimento per me – ha sottolineato il fuoriclasse della MotoGP -. Al Mondiale tifavo Spagna, ma ho guardato la finale come se giocasse mio fratello, perché se lo meritava. Era l’ultima possibilità che aveva“. Potrebbe essere l’ultima chance anche per Marc Marquez e Honda di vincere insieme, anche se c’è ancora un biennio di contratto davanti. “Vedremo a che punto saremo al primo GP di Portimao, il nostro obiettivo resta quello di vincere il Mondiale“.

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