27 Settembre 2022

MotoGP, Marc Marquez avverte: “Non siamo più nel 2019”

Marc Marquez arriva in Thailandia dopo il 4° posto a Motegi e ricorda come la MotoGP stia cambiando nelle ultime stagioni.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez vuole riprovare a lottare in avanti dopo il 4° posto conquistato a Motegi. Pole position sul bagnato e tre secondi distacco dal podio, il fuoriclasse della Honda ha riportato la luce nel box guidato da Alberto Puig, una strada da seguire agli ingegneri HRC. Anche dopo oltre cento giorni di stop, a causa del quarto intervento al braccio, resta l’unico del marchio a saper portare in alto la RC213V. Allora perché non riprovarci in Thailandia, in ballo non c’è nulla se non l’onore e la fama del campione, la consapevolezza di una progressiva ripresa che lascia ben sperare per la prossima stagione MotoGP.

Marc Marquez in progressione

Alla fine del weekend giapponese il braccio non ha accusato dolori, nonostante fosse un layout fisico e che richiede molta forza sugli arti superiori. “E’ pure vero che le condizioni da bagnato del sabato mi hanno aiutato a prendermela comoda. Inoltre partire dalla pole position è stato un altro grande aiuto – spiega Marc Marquez -. Sinceramente penso che in un Gran Premio normale non avrei fatto meglio di un settimo o ottavo posto“. Le condizioni fisiche migliorano di settimana in settimana, risalire sulla sua Honda gli consentirà di rafforzare la muscolatura per entrare in piega come questa moto richiede.

I tifosi si chiedono se ritornerà quello di una volta, capace di vincere sei titoli MotoGP in sette anni, con 59 vittorie in classe regina. Due i fattori in gioco: “Il livello del braccio e il livello della moto“, ha detto la star della Repsol Honda. “Certo, il livello del braccio continua a migliorare e continuerà a migliorare nelle prossime gare. Questo è certo perché i muscoli stanno diventando più forti. Non so quanto sarà grande la differenza. Guidare come nel 2019? Non è più il 2019, è il 2022“, ha continuato Marc Marquez. “Le moto stanno cambiando. Quindi la moto sta diventando sempre più importante in questa nuova MotoGP“.

L’aerodinamica in MotoGP

Da tempo insieme alla Honda invoca un passo indietro in termini di aerodinamica, per facilitare i sorpassi e quindi lo spettacolo e le capacità del pilota. Un dietrofront tecnologico sembra però difficile da fare accettare a tutti i costruttori. “Nella gara di domenica ho visto che il sorpasso è davvero difficile. Perché se sei dietro a qualcuno, non puoi fermare la moto perché l’aerodinamica non funziona. Se stai guidando dietro a qualcuno, dovrai anche fare i conti con una maggiore tendenza all’impennata perché ancora una volta manca l’effetto aerodinamico“. Honda deve rispondere di conseguenza e già nell’ultimo test Irta di Misano si è intravisto un nuovo Aero-pack per la sua RC-V. Al resto ci penserà Marc Marquez: “La mia passione e ambizione non sono cambiate dal 2013 quando sono arrivato in MotoGP“.

Prossimo round in Thailandia

Fra meno di tre giorni ritornerà in pista a Buriram dove ha vinto le precedenti edizioni del 2018 e 2019. Stavolta non sarà facile ripetersi, non ci sono le condizioni fisiche e tecniche per puntare al traguardo massimo, resta la speranza di ripetere quanto di buono fatto a Motegi lo scorso fine settimana. “Mi piacerebbe lottare di nuovo in testa, ma non credo che queste aspettative siano realistiche. Non è nemmeno il nostro obiettivo – ha concluso il fenomeno di Cervera -. Siamo qui per continuare a crescere passo dopo passo“.

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