3 Aprile 2022

MotoGP, Luca Marini vola nella Q2: 110 e lode per il team Mooney VR46

Luca Marini guadagna la prima fila nelle Qualifiche MotoGP del GP di Argentina. Un risultato che ripaga gli sforzi del team VR46 al lavoro sin dalla notte.

MotoGP, Luca Marini

Arriva il primo bel risultato per il team Mooney VR46 di Valentino Rossi: nelle qualifiche MotoGP in Argentina Luca Marini conquista la prima fila e finalmente dimostra il suo vero potenziale. E’ la seconda volta che raggiunge la prima fila dopo quella di Misano 2021 e ripaga degli sforzi fatti da tutta la squadra, impegnata dalla notte per allestire i box e le moto dopo l’arrivo delle casse.

Grande lavoro del team VR46

Il fratello di Valentino Rossi parte dalla terza finestra in griglia dopo aver concluso le qualifiche a 4 decimi dal miglior crono di Aleix Espargarò. “La Ducati in un giorno mi ha preparato due moto perfette e non è stato davvero facile per loro. Il lavoro è stato fatto in otto ore, normalmente ci vogliono due giorni”, ha detto il 24enne di Tavullia. “È positivo trovarsi ​​in prima fila, adesso i meccanici hanno un po’ di riposo e possono dormire bene stanotte“. Nelle prime due gare ha riscontrato problemi di elettronica sulla sua Desmosedici GP22, stavolta il suo staff tecnico ha limato ogni dettaglio. Inoltre per Luca Marini è la prima uscita sul circuito di Rio Hondo con una MotoGP. “L’elettronica ci sta ancora creando problemi, perché con le gomme usate non abbiamo abbastanza fiducia. Stiamo cercando di risolvere il problema prima della gara“.

Luca Marini all’assalto del podio MotoGP

La prima fila nel GP di Argentina è solo il primo passo avanti per Luca Marini e il suo team VR46 che puntano al primo podio in MotoGP: “Quest’anno mi sono sentito meglio da subito, ho fatto un passo avanti come pilota e come persona, quindi mi aspetto di lottare per queste posizioni in tutta la stagione. Ma il livello è altissimo, per entrare nella Q2 bastavano dieci millesimi di differenza tra un pilota e l’altro. Se continuiamo a fare un buon lavoro possiamo stare davanti perché la Ducati è una grande moto“. Dopo qualche nodo tecnico nei test e nelle prime gare, inizia a intravedersi un trampolino di lancio. “Abbiamo fatto un buon lavoro noi come team, ma anche Ducati in generale. Studiando i dati del Qatar e dell’Indonesia abbiamo capito come modificarla per portarla nella mia direzione e il feeling è ottimo“.

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