23 Aprile 2021

MotoGP, Luca Marini deluso: “Dobbiamo imparare a gestire le gomme”

Luca Marini conquista i primi punti in classifica MotoGP a Portimao, ma è deluso del 12° posto: "Ho ancora molto da imparare su gomme e gestione gara".

MotoGP, Luca Marini a Portimao

Nell’ultimo Gran Premio a Portimao Luca Marini ha conquistato i primi 4 punti in classifica MotoGP, a pari merito con il fratello Valentino Rossi. Ma il rookie dello Sky VR46 Avintia non è soddisfatto del risultato, dato che partiva dalla terza fila. Davanti a sé sono caduti diversi piloti, ma il dato più beffardo è essersi visto superare anche dal compagno di squadra Enea Bastianini, che scattava dalla penultima fila. La causa principale è la mancata esperienza con gli pneumatici Michelin, troppo stressati dal suo stile di guida. “Le gomme sono la chiave in MotoGP. Dobbiamo capire come funzionano e in che modo guidare per essere competitivi in tutta la gara. Ma ovviamente anche con il time attack in qualifica“.

I problemi con le gomme

Al contrario di suo fratello Valentino, Luca Marini riscontra maggiori difficoltà con la gomma anteriore. L’amico e rivale Bastianini ha invece dimostrato un grande ritmo nella seconda parte di gara. “Enea è migliorato molto, quindi penso che lotterà per le posizioni importanti in gara… In MotoGP i primi 10 piloti sono tutti molto forti. Non credo di essere al loro livello. Sto andando bene, ma ho ancora molto da imparare, le gomme, la gestione della gara. Inoltre il mio pacchetto tecnico è questo…“.

A Portimao è stato superato al via da Joan Mir e Brad Binder, da Pecco Bagnaia al quinto giro. Dopo i primi dieci giri si è visto sorpassare anche da Alex Marquez, da suo fratello Rossi, poi da Nakagami, Bastianini e Vinales. “Dobbiamo solo capire cosa succede in gara, perché le difficoltà sono lì“, aggiunge Luca Marini. “Mi aspettavo di essere più forte su questo circuito, perché ci sono molte curve veloci dove posso prendere molta velocità. Inoltre, la gomma posteriore ha un buon grip ed è più facile per un principiante guidare, perché c’è un ottimo grip al posteriore“. Nonostante la caduta nelle FP4 ha svolto una buona Q2, sperava di riuscire a chiudere nella top-10. A Jerez sarà un altro banco di prova. “È una pista che piace a tutti, dove tutti sono competitivi, quindi le lacune sono minime. Sarà importante essere precisi e costanti“.

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