8 Aprile 2012

MotoGP Losail Gara: uno strepitoso Jorge Lorenzo batte le Honda

Batte Stoner e Pedrosa, Rossi ai margini della top 10

Casey Stoner si può battere anche nella “sua” Losail. Il Gran Premio inaugurale della nuova era a 1000 centimetri cubici della MotoGP rafforza questa tesi grazie ad uno strepitoso Jorge Lorenzo, abile a gestire al meglio gli pneumatici della propria (competitiva) Yamaha YZR M1 ufficiale riuscendo giusto a 4 giri dall’esposizione della bandiera a scacchi di portarsi al comando e, sotto certi aspetti “a sorpresa”, conquistare la personale 39esima vittoria in carriera nel Motomondiale, la 19esima nella top class 8 mesi dopo l’ultimo trionfo di Misano 2011. Secondo copione al Losail International Circuit sembrava proporsi l’ennesimo assolo di Casey Stoner, leader per i primi 18 giri della contesa, beffato proprio in un momento critico per la gestione delle gomme Bridgestone di nuova concezione. Sulle tele (e con qualche problema fisico alla mano) il Campione del Mondo in carica ha alzato bandiera bianca vedendosi sopravanzato tanto da Lorenzo quanto dal compagno di squadra Dani Pedrosa, concludendo sul terzo gradino del podio come mai gli era capitato in Qatar dal 2007 a questa parte tralasciando la rovinosa caduta del GP 2010.

Vittoria dunque Yamaha con il Qatar che diventa una nuova “Lorenzo’s Land”, Dani Pedrosa in seconda posizione riscatta un inverno di inaspettate difficoltà, Casey Stoner subisce una “sconfitta” inaspettata rimediando comunque 16 punti utili per tentare il bis-iridato. Se come si suol dire quei tre “fanno un altro sport”, la nuova coppia Yamaha Tech 3 ha dato vita ad un acceso duello per il quarto posto con Cal Crutchlow abile a beffare Andrea Dovizioso, mai così in alto nella sua breve carriera da pilota della top class.

Con tre Yamaha M1 nella top-5 (la quarta di Ben Spies dispersa in undicesima posizione..), per la Ducati c’è ragione per abbozzare un sorriso con Nicky Hayden, sesto e capace di beffare in volata le Honda RC213V clienti di Alvaro Bautista (Gresini) e Stefan Bradl (LCR), con il tedesco iridato Moto2 in carica grande protagonista nella prima fase di gara. Discorso diametricalmente opposto per Valentino Rossi, inspiegabilmente 10° sul traguardo, trovando un “buon” ritmo (virgolettato d’obbligo: si parla di 1’57” e spiccioli..) nella seconda parte di gara, non prima di vedersi sopravanzare da Hector Barbera e percorrere mezzo giro quasi a passo d’uomo per problemi da spiegare nel dopo-gara.

Con il 9 volte Campione del Mondo che peggiora il risultato del 2011 (7°) all’esordio da Ducatista, alla “prima” dei Claiming Rule Team (CRT) Colin Edwards in 12esima posizione conquista la vittoria con la Suter-BMW del Forward Racing a scapito dell’attesa Aprilia-ART del team Aspar di Randy De Puniet e la sorprendente FTR-Kawasaki di Yonny Hernandez. Fuori dai giochi per problemi tecnici Michele Pirro (FTR Honda Gresini) e Danilo Petrucci (Ioda TR003), chiude 17° all’esordio Mattia Pasini con la ART del Speed Master Team, 6° della propria categoria.

Cronaca di Gara

Per la 18esima occasione in carriera nella top class Jorge Lorenzo scatta dalla pole position, accanto a lui in prima fila il Campione del Mondo in carica Casey Stoner e Cal Crutchlow, 5° la prima Ducati con Nicky Hayden, 6° Andrea Dovizioso, 12° ed in quarta fila Valentino Rossi. Alle 22:00 locali in punto il momento è arrivato: inizia la nuova era delle MotoGP (e CRT) a 1000 centimetri cubici con l’accensione, spegnimento del semaforo.. via! Grande spunto di Dani Pedrosa, ma Jorge Lorenzo resiste alla prima curva al comando con Stoner 3° su Spies, Dovizioso, Hayden, Crutchlow, Bradl, Bautista, Barbera e Rossi, gruppo compatto quando si è già arrivati al secondo settore del Losail International Circuit. Primo sorpasso della contesa ad opera di Andrea Dovizioso alla staccata della curva 15 a scapito di Ben Spies, conquista il quarto posto alle spalle di Lorenzo, Pedrosa e Stoner, con quest’ordine al termine del primo giro. In fondo al rettilineo dei box esagera Hayden, lascia la 7° posizione all’esordiente Bradl con Bautista e Rossi a ruota mentre Hernandez 13° a sorpresa è il migliore dei piloti CRT in classifica.

Il terzetto di testa sembra avere un altro passo, stacca le due Yamaha Tech 3 di Dovizioso e Crutchlow con Bradl e Spies a seguire, ma al terzo giro Casey Stoner rompe gli indugi: 1’55″976, attacca-e-passa in fondo al rettilineo dei box Pedrosa per la seconda posizione puntando il mirino verso la Yamaha #99 di Jorge Lorenzo. Il momento giusto per l’attacco si presenta già alla tornata successiva: esce meglio dall’ultima curva, affianca la Yamaha 1000cc ufficiale ed in staccata si propone come nuovo leader della contesa.

Al quarto giro Stoner, Lorenzo e Pedrosa hanno già fatto il vuoto vantando quasi 2″ di margine sulla coppia Monster Energy Dovizioso e Crutchlow, Bradl in solitaria è 6°, più staccato il gruppetto composto nell’ordine da Spies, Hayden, Bautista e Rossi in 10° posizione con Colin Edwards 13° in grado di passare Hernandez per la leadership tra le CRT. Stoner ferma i cronometri sull’1’55″541 e lascia subito a mezzo secondo il duo iberico Lorenzo-Pedrosa, il tutto nella “Caporetto” di Valentino Rossi: viene sfilato da Barbera per la decima posizione, ma tutto d’un tratto viaggia fuori traiettoria quasi a passo d’uomo ritrovandosi ultimo tra i prototipi 1000cc in classifica.

Il “Dottore” guadagna una posizione grazie all’uscita di scena di Karel Abraham nel corso del 7° giro per un problema tecnico, nel frattempo James Ellison in fondo al gruppo è protagonista di un “dritto” in fondo al rettilineo dei box con la ART rosso-blu del Paul Bird Motorsport. Non un bel momento per le CRT, anche Michele Pirro rientra ai box per comprensibili problemi di gioventù della FTR motorizzata Honda Ten Kate del team Gresini. Con Stoner che consolida il vantaggio a 1″5 su Lorenzo e Pedrosa, l’unica bagarre è offerta dalle Yamaha Tech 3 di Andrea Dovizioso e Cal Crutchlow a confronto, senza esclusione di colpi, per la quarta posizione con “The Dog” che rischia l’impossibile in percorrenza della curva 5.

Giro di boa della contesa all’undicesimo delle 22 tornate previste: Stoner conduce con 1″7 su Lorenzo e Pedrosa, Dovizioso quarto a contatto con Crutchlow, sesto in solitaria Bradl, seguono Hayden, Bautista, Barbera con Rossi 10° grazie alle sventure di Ben Spies. CRT? Comanda Colin Edwards in fuga sui duellanti De Puniet ed Hernandez, si difendono per quanto possibile Pasini e Petrucci rispettivamente in 17esima e 18esima posizione. A sette giri dal termine Casey Stoner si prende un rischio incredibile dopo l’altro: è al limite? Effettivamente sì. C’è margine per la “remuntada” di Jorge Lorenzo? Tra il 13° ed il 14° giro parrebbe di sì, ma in realtà il distacco si attesa sempre indicativamente tra 1″7 e 1″9. Cambia qualcosa quando il countdown recita 5 giri dal termine con Lorenzo ora a 1″2 dalla vetta, per una corsa che si accende proprio nel rush finale: Crutchlow passa Dovizioso per la quarta posizione, dietro Bradl al 6° posto è raggiunto da un agguerrito gruppetto composto da Hayden, Barbera e Bautista.

Comprensibilmente tutte le attenzioni sono rivolte là davanti con il sorprendente riaggancio di Lorenzo e Pedrosa su Stoner al 18° giro. Pedrosa cerca di scombinare i piani di “Porfuera”, lo passa alla curva 5, ma Jorge risponde il favore e, nello stesso passaggio, attacca e scavalca Stoner all’ultima curva. Casey sembra non averne più, Lorenzo in men che non si dica allunga e mette al sicuro la 19esima vittoria in carriera nella classe regina. Alle sue spalle Pedrosa riesce a passare il proprio compagno di squadra Stoner per il 2° posto, arriva addirittura ad insidiare il primato del connazionale nelle concitate fasi finali. A seguire giù dal podio le due Yamaha Tech 3 di Crutchlow e Dovizioso, Hayden porta la Ducati in 6° piazza a precedere Bautista, Bradl, Barbera e Valentino Rossi (10°), vittoria tra le CRT per Colin Edwards davanti a Randy De Puniet e Yonny Hernandez. Tra poche settimane tutti a Jerez per la “prima” europea della stagione 2012.

MotoGP World Championship 2012
Losail, Classifica Gara

01- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – 22 giri in 42’44.214
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 0.852
03- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 2.908
04- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 17.114
05- Andrea Dovizioso – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 17.420
06- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 28.413
07- Alvaro Bautista – San Carlo Honda Gresini – Honda RC213V – + 28.446
08- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 29.464
09- Hector Barbera – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 31.384
10- Valentino Rossi – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 33.665
11- Ben Spies – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 56.907
12- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – Suter BMW – + 58.088 (CRT)
13- Randy De Puniet – Power Electronics Aspar – ART GP12 – + 1’10.650 (CRT)
14- Yonny Hernandez – Avintia Blusens – FTR Kawasaki – + 1’15.943 (CRT)
15- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP12 – + 1’26.733 (CRT)
16- Ivan Silva – Avintia Blusens – FTR Kawasaki – + 1’43.327 (CRT)
17- Mattia Pasini – Speed Master Team – ART GP12 – + 1’47.419 (CRT)
18- James Ellison – Paul Bird Motorsport – ART GP12 – + 1’51.882 (CRT)

Alessio Piana

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