13 Maggio 2022

MotoGP, Livio Suppo sul caso Suzuki: uno schiaffo ai vertici

Livio Suppo parla dell'uscita di Suzuki dalla MotoGP: una decisione presa dai vertici, vincere il Mondiale sarebbe un bello schiaffo.

MotoGP, Livio Suppo

Il week-end di MotoGP a Le Mans inizia subito con una buona prestazione delle Suzuki. Alex Rins 2°, Joan Mir 6°, l’obiettivo è scrivere la storia e chiudere questa avventura con la conquista del titolo mondiale. Livio Suppo aveva firmato un accordo triennale con la Casa di Hamamatsu, colmando quel vuoto lasciato da Davide Brivio nel 2021. Nulla lasciava presagire che i vertici del marchio giapponese intraprendessero questa decisione estrema per fronteggiare la crisi finanziaria, ma il comunicato ufficiale di giovedì ha cancellato ogni dubbio.

Obiettivo titolo MotoGP

A questo punto resta una stagione MotoGP da portare a termine, nonostante i malumori che regnano all’interno del box e l’incertezza di tante famiglie sul futuro. Se Joan Mir e Alex Rins troveranno certamente una sistemazione per il prossimo anno, non si può dire altrettanto per tecnici, meccanici e altri dipendenti. Però c’è grande voglia di dare uno schiaffo morale a chi ha preso questa scelta vincendo il secondo titolo iridato dopo quello del 2020. “Cerchiamo di restare concentrati sul nostro mestiere, ovviamente certe decisioni sono prese al di sopra delle nostre teste. La nostra missione è vincere il Mondiale, lo era prima e lo è ancora adesso – ha sottolineato Livio Suppo -. Abbiamo una moto e due piloti competitivi, ce la metteremo tutta“.

Un team satellite al posto di Suzuki

Dorna dovrà decidere come colmare le due posizioni che restano libere, nel box di Livio Suppo qualsiasi costruttore o team potrebbe decidere di sfruttare le figure tecniche già presenti. Il tecnico piemontese ritiene difficile l’ingresso di una casa costruttrice a breve termine, più facile rimpiazzare con una squadra satellite (Leopard?). “Questo è un gruppo di lavoro fantastico. Sono stato più di venti anni in questo ambiente e devo dire che è un team molto ben organizzato. Un peccato che non possa continuare, vedremo cosa riusciremo a inventarci. Se un costruttore non aveva pensato almeno un paio di anni fa di entrare in MotoGP, non è che pensandolo adesso riesce a farlo. Team privato? La nostra struttura è molto ben organizzata, è un team che funziona molto bene ma la nostra priorità è finire la stagione e salutare la MotoGP in maniera particolare“.

Foto Motogp.com

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