10 Gennaio 2020

MotoGP, Lin Jarvis: “Yamaha e il sistema della rotazione”

Lin Jarvis spiega il sistema della rotazione nell'azienda Yamaha. Nel reparto MotoGP ritorna una figura chiave: Kazuhisa Takano.

MotoGP, Lin Jarvis

Yamaha vuole dare l’assalto al binomio Honda-Marc Márquez in MotoGP. Dopo quattro stagioni in sordina la casa di Iwata vuole compiere l’exploit, per questo motivo da tempo è in corso una sostituzione ai vertici. Esemplare l’ascesa di Takahiro Sumi come project manager al posto di Kouji Tsuya, poi il piazzamento di Hiroshi Ito in sostituzione di Kouichi Tsuji a presidente del reparto corse.

I primi risvolti positivi sono positivi nel terzo posto di Maverick Viñales nella stagione 2019. Molti problemi strutturali della M1 sembrano risolti, a cominciare dall’usura del posteriore, arginato con correzioni di elettronica. Ma la girandola di competenze manageriali non si è certo fermata in casa Yamaha. Alcuni personaggi sono tornati nella divisione racing dopo aver accumulato ulteriori esperienze ingegneristiche in altri campi. Come il caso di Kazuhisa Takano, che in passato faceva parte del progetto MotoGP, ma poi è stato spostato verso altri progetti.

Adesso il suo ritorno si è reso necessario per impiegarlo sul telaio: “Era un ottimo progettista di telai – ha spiegato Lin Jarvis a Speedweek.com -. Ma nel processo di rotazione, c’era la necessità di utilizzare la sua esperienza per altri prodotti, prodotti perché volevamo entrare nel segmento delle tre ruote. Volevano il miglior esperto di telai che avevamo per quel progetto. Ecco perché hanno preso Takano“. La necessità di rimettere mano al telaio della M1 ha spinto l’azienda di Iwata a piazzarlo nuovamente nel reparto corse.

ITO E TAKANO PERSONAGGI CHIAVE

Un ruolo chiave è rivestito da Hiroshi Ito, il nuovo direttore generale. All’inizio del 2019, Ito era direttore generale e Kouichi Tsuji direttore generale senior. Così hanno convissuto da gennaio a settembre. A partire da settembre, Tsuji ha assunto un nuovo ruolo nel dipartimento navale. Ito sarà direttore generale “senior” per avere un contatto diretto con i vertici Yamaha, così da velocizzare le decisioni e consentire un miglior scambio di informazioni tra i vari dipartimenti. “Secondo me, questo è uno dei punti di forza delle aziende giapponesi – ha proseguito Lin Jarvis -. Questa possibilità di uno scambio di idee, l’uso specifico delle competenze delle persone e la capacità di usarle in altre aree“.

Il ritorno di Takano potrebbe dare nuovo impulso al settore telaio della M1, per perfezionare ulteriormente una componente invidiata da ogni costruttore. “Ora è tornato con una nuova esperienza aggiuntiva, che probabilmente non avrebbe avuto se fosse rimasto solo nel nostro dipartimento. Quindi credo che [nella rotazione] ci siano vantaggi e svantaggi“. Stavolta dovrebbe essere il “giro” buono per il reparto MotoGP, dove Yamaha ha sete di vittorie.

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