20 Novembre 2020

MotoGP, Lin Jarvis: “Valentino Rossi importante per l’evoluzione della M1”

Lin Jarvis fa un bilancio della stagione MotoGP 2020. E su Valentino Rossi: "Sarà diverso lavorare in Petronas, ma non cambia il modo in cui sviluppiamo la M1".

MotoGP, Lin Jarvis a Portimao

Non inizia bene il week-end MotoGP di Portimao per Valentino Rossi. Penultimo nella classifica combinata con un gap di 1,8″ dal best lap di Johann Zarco. “Questa è una pista molto difficile, soprattutto su una MotoGP. Stamattina non mi sentivo molto bene con il bilanciamento della moto, quindi dobbiamo lavorare per migliorare le sensazioni e poi si vedrà“. Ma in casa Yamaha è già tempo di bilanci e si guarda alla pausa invernale come momento clou per sistemare la YZR-M1 in vista del prossimo anno.

Bilancio di fine stagione

Davanti alla stampa ha parlato Lin Jarvis, provando a salvare il salvabile di una stagione complicata, senza però nascondere le lacune tecniche. “Penso che sia stato un anno molto duro per tutte le fabbriche e i piloti. Portare avanti questa stagione con il problema Covid è stato molto difficile in generale. Abbiamo avuto alti e bassi durante l’anno, siamo partiti molto in alto ad inizio stagione. Abbiamo vinto entrambe le gare a Jerez. Non appena abbiamo lasciato Jerez, abbiamo trovato il nostro tallone d’Achille: il problema delle valvole“.

Impossibile negare che il motore sia la nota dolente della M1 in questa annata MotoGP 2020. Non solo ha limitato le prestazioni dei piloti, ma è uno schiaffo morale all’immagine del marchio. “Abbiamo dovuto modificare i motori e ridurre le loro prestazioni – ammette Lin Jarvis -. Inoltre, abbiamo messo da parte un totale di otto motori per l’intero anno. Questo ci ha lasciato una situazione stressante e alla fine ha portato alla risoluzione di Valencia, dove siamo stati penalizzati nei campionati mondiali costruttori e squadre. Quest’anno è stato come portare uno zaino pieno di pietre sulla schiena“.

A lasciar riflette il fatto che la Yamaha factory abbia agguantato una sola vittoria, mentre il team Petronas SRT ne ha incassate ben sei. Tra l’altro senza vincere il titolo, finito nelle mani di Joan Mir con un solo trionfo! Tra i piloti di Iwata è mancata la costanza, colpa non solo del motore ma di una mancanza di grip che ha reso ostici alcuni tracciati. “Soffriamo sempre con l’aderenza, la trazione e quindi anche in frenata. Questo non è legato al problema della valvola, è un altro problema a livello di progettazione fondamentale della moto“.

Programmi per il futuro

Dal prossimo anno Valentino Rossi passerà nel team satellite, pur disponendo di una M1 factory. Ma la sua esperienza continuerà a rivelarsi utile nell’evoluzione del prototipo MotoGP. “Sarà un cambiamento, non c’è dubbio, perché trasferirsi al box accanto sarà diverso. Ma d’altra parte riceverà un trattamento ufficiale e avrà una moto ufficiale con le stesse specifiche dei piloti ufficiali. È vero che alcune novità arriveranno prima al team ufficiale, ma Valentino è una parte molto importante della nostra raccolta dati. Penso che non sarà un cambiamento decisivo nel modo in cui sviluppiamo la moto“, aggiunge Lin Jarvis.

E ci sarà un altro veterano a contribuire nello sviluppo della moto. “Firmare Crutchlow è un segno delle nostre intenzioni. Siamo pienamente convinti di aver fatto una buona scelta con Cal. È un vero lavoratore, ha fame di unirsi a questo progetto. Non commetteremo lo stesso errore due volte. Il prossimo anno effettueremo un programma di test più intenso. I nostri ingegneri hanno molte informazioni e cambieranno il telaio. Lavoreranno su questo con il feedback di Cal e i test pre-campionato. Siamo fiduciosi di poter risolvere questo problema per il prossimo anno“.

Foto: Getty Images

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