28 Gennaio 2021

MotoGP, la storia: l’unico Gran Premio del Belgio a Zolder

Un evento ormai tolto dal Motomondiale è il GP del Belgio. Ben 41 tappe mondiali, una sola sul circuito di Zolder. Rivediamo questa edizione.

nieto bertin zolder - motomondiale

Un tempo il Motomondiale ha disputato svariati eventi ormai cancellati dal calendario. Uno di questi è il Gran Premio del Belgio, che si è svolto per la bellezza di 62 edizioni, 41 di queste valide per il Campionato del Mondo, l’ultima nel 1990. La maggior parte degli eventi ha avuto luogo sulla mitica pista di Spa-Francorchamps, con una sola eccezione: in una occasione infatti i motociclisti hanno corso in un altro circuito storico, quello di Zolder. Rivediamo questa edizione.

IL TRACCIATO 

Il circuito di Zolder (in fiammingo, Omloop van Terlaemen) è un autodromo situato nella località di Heusden-Zolder, nella provincia fiamminga del Limburgo belga. Già negli anni ’50 questa cittadina ospitava competizioni motoristiche, ma negli anni ’60 si decide di trovare un luogo più idoneo per queste corse. Col tempo il posto prescelto si trasforma in un vero e proprio tracciato, la cui inaugurazione ufficiale avviene nel 1963. Una pista che ha subito varie modifiche nel corso degli anni, che ne hanno influenzato anche la lunghezza: inizialmente 4186 metri, per arrivare ad un massimo di 4262 metri, poi ridotti a 4184. La versione che ci interessa è la seconda citata.

IL GRAN PREMIO 1980

In quest’unica stagione il Motomondiale si sposta su questo tracciato in seguito alle polemiche per la pericolosità di Spa-Francorchamps (sul quale avevano perso la vita otto motociclisti). La sua lunghezza era già stata dimezzata, passando dai precedenti 14 km a 7, ma gli standard di sicurezza non erano all’altezza dei tempi. Di conseguenza si opta per lo spostamento a Zolder, su un tracciato già adottato da tempo dalla Formula 1 per gli stessi motivi. Ma come detto, sarà l’unica eccezione, visto che già dal 1981 il Campionato del Mondo tornerà a Spa fino all’ultima edizione, avvenuta nel 1990. Si tratta del 6° evento stagionale, con in azione le categorie 50cc, 125cc, 250cc, 500cc e sidecar.

I RISULTATI: 50cc-125cc-250cc

Cominciamo con le zanzare, per una penultima gara stagionale con protagonisti i due contendenti per il titolo 50cc. A Zolder arriva la prima vittoria mondiale di Stefan Dörflinger (Kreidler), che beffa di pochissimo Eugenio Lazzarini (Iprem), nell’anno di quello che sarebbe stato l’ultimo iride dell’italiano. Il poleman Ricardo Tormo invece non ha nemmeno completato il primo giro per KO tecnico… In 125cc ecco il terzo trionfo stagionale di Angel Nieto, che solo negli ultimi metri riesce a piazzare la sua Minarelli davanti a Guy Bertin (per 27 centesimi!). Il futuro campione Pier Paolo Bianchi (MBA) è 4°, ma lascia Zolden ancora da leader. Passiamo alla 250cc: nuova dimostrazione di superiorità di Anton Mang, che a quel punto aveva il doppio dei punti del primo inseguitore ed ormai entrambe le mani sulla sua prima corona mondiale. A referto per lui anche pole position e giro veloce in gara.

I RISULTATI: 500cc E SIDECAR

Non poteva certamente mancare la classe regina in azione su questo tracciato. Come per le zanzare, anche in 500cc abbiamo una prima vittoria. Il 20enne Randy Mamola infatti mette a referto il suo primo trionfo nel Motomondiale, senza lasciare nessuna possibilità di replica ai suoi rivali. Dietro lui la battaglia è stata ben più accesa: Marco Lucchinelli e Graziano Rossi infatti non si sono risparmiati, prima della caduta di quest’ultimo in un tentativo di sorpasso. Il primo rimane invece in sella, piazzando infine il giro veloce. A referto anche l’esordio di un giovane Freddie Spencer, costretto però subito al ritiro. Infine, in azione anche i sidecar: dopo la sorprendente pole di un equipaggio fino a quel momento mai a punti, arriva la seconda vittoria stagionale di Jock Taylor (con Benga Johansson copilota). C’è l’allungo in classifica iridata, in un’annata in cui arriverà il suo unico titolo mondiale.

Foto: gueguette80/flickriver

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