4 Gennaio 2021

MotoGP, la storia: lo strano caso della classifica iridata tutta italiana

C'è un caso unico per i nostri colori nella storia del Motomondiale: una stagione con solo piloti e moto italiani a comporre la classifica iridata. Ecco quando e tutti i protagonisti.

Pagani 125cc Assen - Motomondiale

Andiamo nel 1949, proprio agli inizi della storia del Motomondiale. È allora infatti che si è verificata una situazione davvero unica per i nostri colori, precisamente nella categoria 125cc. Cos’ha di particolare quella stagione? Solamente il fatto che tutti i piloti andati a punti in quell’annata ed in quella classe mondiale sono italiani. Tingendo di tricolore anche la classifica costruttori: nello specifico Mondial campione davanti a Moto Morini e MV Agusta. Una situazione quasi ripetuta nel 1950, ma quel ‘quasi’ è dovuto all’olandese Gijs Lagerweij, con un punto a referto. Possiamo parlare di altri tempi, meno gare e differenti sistemi di punteggio, ma certo è un caso curioso per la nostra penisola.

Ricordiamo, sono stati tre gli eventi disputati in quella stagione: si corse a Bremgarten (Svizzera), nella ‘Cattedrale delle due ruote’ ad Assen, ed infine a Monza per il Gran Premio delle Nazioni. Il primo da citare è certo il campione Nello Pagani, che con FB Mondial è il primo italiano iridato nel neonato Motomondiale. In quell’anno trionfa in Svizzera ed in Olanda (nella foto di copertina). Il vice-campione in quella stagione è Renato Magi, classe 1913, dalla carriera mondiale piuttosto breve. L’esordio avviene con Morini, con cui si era già distinto in ambito nazionale: spicca il secondo posto in Svizzera come miglior piazzamento stagionale. Ma siamo negli anni in cui le case cercano anche i record di velocità: in uno di questi tentativi, nel 1951, Magi si trovava sulla fettuccia di Terracina (il nome della SS7 tra Cisterna di Latina e Terracina) quando avviene l’incidente che gli è fatale.

La terza piazza iridata quell’anno va a Umberto Masetti, colui che viene considerato il primo ‘divo’ del motociclismo. Come il compagno di box in Morini, anche lui ottiene un podio a Monza nel suo unico anno in 125cc. Segnaliamo un 5° posto nel primo GP della stagione, ed in seguito si becca anche una squalifica nella tappa ad Assen (era 4° al traguardo) per aver ottenuto assistenza al di fuori del box. Proseguiamo con Carlo Ubbiali, come il collega appena citato una giovane ed interessante promessa (i successivi nove titoli spiegano chiaramente il perché). Con MV Agusta è 4° e 3°, più un ritiro. Segue Gianni Leoni, che nella sua prima annata mondiale ottiene come unico piazzamento a punti la vittoria a Monza. Purtroppo due anni dopo, quando sembrava involato verso il titolo di categoria, l’assurdo incidente fatale nelle libere del GP dell’Ulster.

La sesta piazza iridata è andata a Oscar Clemencich, classe 1919 di Monfalcone (Friuli Venezia Giulia) ma con origini serbe, come suggerisce il cognome. È andato a punti grazie al secondo posto ad Assen. Sposato, padre di tre figli, dirigeva un’azienda di carbone e legno da lui fondata. Nel ’50 è al via nel Campionato Italiano Velocità sul circuito cittadino di Ospedaletti: in gara, sotto la pioggia battente, perde il controllo della sua Gilera. Morirà durante il trasporto in ospedale per le gravi lesioni riportate. Segue Celeste Cavaciuti, altro alfiere Mondial, che nel suo unico anno in 125cc è 3° in Svizzera. Lo troviamo nel biennio ’51-’52 solo in 250cc (categoria in cui aveva vinto il titolo italiano nel ’35 con Benelli), senza punti. Sfortunatamente è un altro di quei ragazzi che perderà la vita in gara, precisamente alla Genova Coppa Shell nel 1953, che stava disputando in sidecar.

Segue il pilota Mondial Umberto Braga, classe 1914 di Gonzaga (Lombardia). Per lui il risultato di rilievo è stato il terzo gradino del podio al GP delle Nazioni, ottenuto dietro al vincitore Leoni ed al secondo classificato Masetti. Un piazzamento quindi che vale l’inserimento in questa speciale classifica tutta tricolore. Andrà a punti anche l’anno successivo: è 4° sullo storico tracciato di Assen. Il nono posto iridato è di Franco Bertoni, classe 1929 di Varese. L’alfiere MV Agusta ottiene un 4° posto, miglior risultato personale di sempre. In seguito andrà a punti anche nel ’51 (Olanda) e nel ’54 (GP Nazioni). Finiamo la lista con Giuseppe Matucci (MV Agusta), classe 1921 di Firenze. Il 5° posto ad Assen vale i cinque punti utili per la classifica. Andrà a punti anche nei due anni successivi: è 3° nel ’50 in Olanda, ottiene un 6° posto in Italia nel ’51.

Foto: Nationaal Archief/Anefo

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