23 Settembre 2021

MotoGP, la rabbia di Andrea Iannone: “Se ci penso mi uccido o impazzisco”

Andrea Iannone deve scontare ancora un anno e mezzo di squalifica. Nel week-end di MotoGP a Misano è ritornato ad abbracciare il suo mondo.

MotoGP, Andrea Iannone

Nel week-end di Misano è ricomparso Andrea Iannone nel paddock della MotoGP. Sconta una squalifica di 4 anni per presunto doping, dopo un caso politico che fatto non poco scalpore, con la WADA che si è accanita contro l’ex pilota Aprilia. A nulla è servito il ricorso al TAS che, anzi, ha peggiorato la situazione giuridica. Un incubo iniziato il 3 novembre 2019 durante il GP di Sepang, quando viene selezionato per il controllo antidoping di routine.

Una squalifica da ‘pazzi’

Inizialmente la FIM aveva confermato la tesi della contaminazione alimentare, condannandolo ad uno stop di 18 mesi. Andrea Iannone, certo della sua innocenza, è andato avanti, ma si è visto aumentare la sanzione. Rivederlo a bordo pista fa un certo effetto… “È difficile spiegare come sto. È come se avessi qualcosa dentro di me che mi uccide ogni giorno – racconta ‘The Maniac’ ad ‘AS’ -, perché non mi lasciano fare quello che sapevo fare meglio, ovvero andare in moto. Mi manca ogni giorno. Prima di andare a letto ogni sera e quando mi sveglio ogni mattina, mi sento un motociclista e mi alleno come un pilota. Vivo come se fossi un pilota… Ma non posso continuare a pensarci, altrimenti mi uccido o impazzisco“.

Un regolamento migliore

Il mondo della MotoGP si è sempre stretto intorno ad Andrea Iannone, Aprilia prima di tutti, che ha atteso la sentenza anche a costo di non avere più margini di tempo per muoversi sul mercato piloti e trovare un sostituto. Un’ingiustizia difficile da dimenticare per l’alfiere di Vasto. “Quello che mi è successo deve essere un esempio per il nostro sport e bisogna stabilire delle regole per il futuro. Bisogna fare qualcosa per evitare di trovarci in questa situazione ingiusta. Se qualcuno fa qualcosa che non va, ovviamente deve essere penalizzato, ma ogni sport deve essere diverso“.

Futuro e Aprilia

Deve scontare ancora un anno e mezzo di squalifica, poi deciderà cosa fare. Difficile rivederlo su una MotoGP, ma Andrea Iannone non vuole mollare il suo mondo. “Spero di tornare, ma non so se come pilota. È difficile pensarci adesso. Possono succedere tante cose. Faccio quello che sento ogni giorno. Vivo giorno dopo giorno“. Intanto si felicita per il buon momento che sta vivendo la Casa di Noale. “Dopo quello che è successo a me hanno sofferto, ma ora le cose stanno funzionando bene ed è arrivato Maverick. Sono molto contento per Aprilia“.

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2 commenti

  1. fabu ha detto:

    più che pensarci adesso ci dovevi pensare prima.

  2. oldsquid ha detto:

    He was found guilty for a reason, case closed. Why is it people are still treating this like he got a raw deal? He shouldn’t be allowed in the paddock, Ant West couldn’t ride or be anywhere near an FIM event and here’s ianonne riding an Aprilia, and then parading in the pits still whining. Go away and run your restaurants, do us all a favour.