24 Gennaio 2022

MotoGP, la famiglia Ducati: Gigi the boss, Paolo contabile, Davide ‘il ragazzo’

Nel box Ducati Gigi Dall'Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi collaborano ognuno con il suo ruolo, ma l'obiettivo è univoco: creare un ambiente familiare.

Davide Tardozzi e Paolo Ciabatti

Ducati Team ha tre volti inseparabili all’interno del paddock MotoGP. Gigi Dall’Igna, Paolo Ciabatti e Davide Tardozzi, un triumvirato rosso che sta dimostrando di avere mentalità vincente. Per due anni la Casa emiliana ha messo in cassaforte il Mondiale Costruttori, adesso l’obiettivo da puntare è il titolo piloti. Ma quel che stupisce è la massima coordinazione e sintonia fra i tre dirigenti di Borgo Panigale, ognuno con i propri compiti da svolgere. “Siamo in tre, ma Gigi è il capo. Lui è il manager di tutto, anche se in realtà è un tecnico, un ingegnere. Si concentra principalmente sullo sviluppo tecnico della moto“, racconta il team manager nel podcast ‘Last on the Brakes’.

La grande famiglia Ducati

Non solo per la sua professionalità, Davide Tardozzi e Paolo Ciabatti si sono sempre contraddistinti per la grande umanità e simpatia. “Paolo Ciabatti da direttore sportivo si occupa di contratti, comunicazione e marketing. I contratti, sia con gli sponsor che con i piloti, passano da lui“, ha spiegato il team manager. “Io mi occupo soprattutto della squadra, della meccanica, problemi di viaggio e qualsiasi altra cosa emerga intorno alla squadra. Sono il ragazzo nel box. Paolo è quello che si prende cura dei soldi. E Gigi è quello che ci permette di fare questo o quello. Lui è il boss, ma soprattutto il direttore tecnico. Ma la linea di fondo è che parliamo tutti insieme. Gigi è il boss, ma condividiamo tutti le nostre impressioni“.

Nel periodo 1988-1992 Davide Tardozzi ha sfioranto il Mondiale in Superbike. Chiusa la carriera agonistica è diventato manager del team Ducati Corse, ha dato un importante contributo nei trionfi di Carl Fogarty, Troy Corser, Troy Bayliss, Neil Hodgson e James Toseland. Alla fine del 2009 ha lasciato il costruttore emiliano per passare in BMW, ma l’esperienza è finita dopo meno di un anno. Dal 2014 è ritornato in Ducati Corse in veste di team manager. “Penso che sia molto importante essere in contatto con i membri del team. Non voglio dire tutti i giorni, ma almeno settimanalmente. Con molti di loro, anche quotidianamente… Amo avere un feeling familiare, il pilota ha bisogno e vuole farne parte, non ha bisogno solo della miglior meccanica… Per fare risultato serve una buona squadra“.

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