8 Settembre 2021

MotoGP, la chiave di volta Aprilia: motore, tecnici, aerodinamica e benzina

Romano Albesiano, direttore tecnico Aprilia, ripercorre alcune delle tappe che hanno portato al primo podio nel campionato MotoGP.

MotoGP, Romano Albesiano

Aprilia ha fatto il suo ingresso in MotoGP nel 2015, stringendo una partnership con Gresini Racing. Nel 2017 è arrivato Aleix Espargarò che ha lavorato con dedizione al progetto, nonostante tanti alti e bassi dovuti alle difficoltà tecniche della RS-GP. Il vero exploit c’è stato con l’arrivo di Massimo Rivola nel 2019 che ha portato ad una totale riorganizzazione del gruppo ingegneristico. A quel punto Romano Albesiano si è potuto dedicare completamente al ruolo di direttore tecnico, lasciando le mansioni manageriali all’ex tecnico di Formula 1. Dal prossimo round di Aragon l’ultima grande novità: l’esordio di un top player come Maverick Vinales!

Sviluppo del motore e gruppo tecnico

Il primo gande risultato è giunto a Silverstone alcuni giorni fa, con la Casa di Noale che ha messo piede sul podio della MotoGP per la prima volta. “Abbiamo apportato importanti modifiche al motore non direttamente correlati alle prestazioni o alla potenza – ha spiegato Romano Albesiano -. Quindi ogni volta che fai un grande cambiamento fai un passo avanti… Ma a volte ne fai due indietro“. In termini di potenza non è cambiato molto, ma Aleix Espargarò e chi di fianco a lui hanno guadagnato in agilità. Il prossimo passo sarà quello di elargire più cavalli per sfruttare meglio i rettilinei.

Ma la vera rivoluzione portata da Massimo Rivola è nel gruppo di lavoro. Molti ingegneri sono ritornati in Aprilia dopo anni lontani dall’ambiente veneto. Diverse menti si sono impegnate nell’ambiente automobilistico. “Di solito le persone che provengono dalle auto pensano che le auto siano molto più complicate delle moto – ha sottolineato Albesiano – Ma per molti versi questo non è vero: è il contrario! Quindi siamo molto felici che la miscela di queste culture sia super positiva per l’azienda“. Il team adesso può contare su una miscela omogena che rappresenta uno dei punti di forza del gruppo Aprilia.

Aerodinamica e benzina

Nelle ultime stagioni MotoGP l’attenzione è stata focalizzata soprattutto sull’aerodinamica. “Questa è diventata sempre più importante grazie alle alette che sono apparse sulle moto e hanno creato una maggiore deportanza aerodinamica. Non è che le forze aerodinamiche prima non c’erano, ma spesso non eravamo pienamente consapevoli della loro importanza. Quindi ora la conoscenza generale del gruppo di progettazione è avanzata in termini di comprensione generale della dinamica, della meccanica e dell’aerodinamica“.

Inoltre l’Aprilia può ancora contare sulle concessioni e portare avanti lo sviluppo del motore senza limiti. E’ l’unico costruttore a poter impiegare nove motori (sette per gli altri) e testare con i piloti ufficiali ogni volta che lo ritiene necessario. Dal 2021 ha perfezionato anche il discorso carburante. “Quest’anno abbiamo iniziato una collaborazione con Castrol BP – ha proseguito Albesiano -. Ci supportano in modo fantastico e portano avanti uno sviluppo continuo per quanto riguarda benzina e olio. Questo fa parte dei progressi che abbiamo fatto quest’anno in termini di prestazioni. Quindi crediamo che questa collaborazione possa avere molto successo in futuro“.

GP San Marino e Riviera Rimini Biglietti qui

Lascia un commento

3 commenti

  1. walterguzzi ha detto:

    adesso si che si ragiona progressi importanti avvalorato da fatti e non chiacchiere tipo cucchiai moto che si alzano e si abbassano alla Batman in Aprilia si fanno cose concrete e se il tutto verrà confermato da altri buoni risultati ci sarà da divertirsi.

    • Mattia B. ha detto:

      così chiacchiere i cucchiai che prima tutti hanno fatto esposto per impedirli, in primis Aprilia, e poi dimostratisi legali tutti li hanno copiati. Stessa cosa per l’abbassatore, Mir ha supplicato Suzuki per averlo.
      Comunque è incredibile come l’italiano medio invece di gioire di avere due eccellenze come Aprilia e Ducati, riesca ad autoflagellarsi sputtanando l’una a discapito dell’altra.
      Ma vi rendete conto che avere due case in moto gp e come giocarsi i mondiali con 2 nazionali?

      • voiedegarag_15199617 ha detto:

        “Fan” è il diminuitivo di “fanatico”.
        Per molti spettatori il solo modo di guardare alla corse è di essere per o contro due piloti il più sovente e rarissimamente tre (3 !), oppure tale e talaltro costruttore.
        Il bello è che si danno del “fanatico” da soli, anzi hanno anche dei club dedicati al loro particolare fanatismo in cui inoltre comprano a caro prezzo capi di vestiario che li trasformano in fieri uomini-sandwitch paganti.

        Solo un’infima minoranza dalle capacità intellettuali oltre il comune si rende conto che sulla griglia ci sono 22 piloti e 6 costruttori ; la maggioranza invece sa contare solo fino a due (bianco/nero, vince/perde, per/contro, buono/cattivo).

        Quindi se Aprilia fa bene si deride Ducati (e si ignorano gli altri 4 costruttori per evitare un sovraccarico neuronale).