6 Giugno 2020

MotoGP, Jorge Lorenzo: “Non devo dimostrare nulla, ma nella vita non si sa mai”

Jorge Lorenzo non esclude un ritorno in MotoGP, anche se l'ipotesi è assai improbabile. La mente ritorna alla vittoria del 2015 contro Valentino Rossi.

Valentino Rossi e Jorge Lorenzo in MotoGP

In attesa della decisione di Valentino Rossi sul suo futuro, le voci di mercato che si rincorrono in queste ore parlano persino di un possibile ritorno di Jorge Lorenzo in Ducati. Ipotesi altamente improbabile, perché significherebbe vedere sfumare l’accordo tra Borgo Panigale e Andrea Dovizioso, che invece sembra molto vicino alla firma. Forse l’ultima della sua carriera. Il pilota delle Baleari si gode la sua vita da ex campione milionario, senza dover rinunciare alla MotoGP grazie alle vesti di collaudatore Yamaha. Peccato che la FIM abbia sospeso tutte le wild card per la stagione 2020, cancellando la possibilità di rivederlo in pista in Catalunya. E probabilmente erano in programma altri jolly per il tester pentacampione. Ma l’emergenza Covid-19 spinge a prendere provvedimenti che nessuno gradisce, ma che aiutano a salvare il Motomondiale.

Nel corso di una chiacchierata con Ben Spies su YouTube, Jorge Lorenzo ha sottolineato che non ha bisogno di dimostrare nulla. Ma che non sa mai cosa riserva il futuro, lasciando la porta aperta per un ritorno nel 2021. Resta una certa amarezza per l’annullamento della wild card al Montmelò. “Accetto questo lavoro così com’è e ora lo prendo come un hobby. Mi piace correre ed è stata un’opportunità per continuare a guidare una moto. Allo stesso tempo è un’opportunità per restituire qualcosa al marchio che mi ha dato l’opportunità di arrivare in MotoGP e vincere tre titoli mondiali“.

NESSUNA URGENZA DI RITORNARE

Non ha nessuna urgenza di tornare in classe regina a pieno regime, c’è però il forte desiderio di riassaporare l’adrenalina di una gara. Potrebbe essere la scintilla decisiva per riportarlo in gioco. O forse occorre la giusta chiamata di un team che possa garantirgli di competere per il titolo mondiale. Il pensiero va subito alla Ducati, ma il rischio è grande. Riuscirebbe a ripartire da quel feeling instaurato con la vittoria dopo il Mugello nel 2018? “Onestamente non ho deciso di correre in Catalunya per mettermi alla prova come pilota o per riguadagnare la fiducia e poter tornare a correre di nuovo. Penso che ho chiuso quel capitolo, almeno per il momento. E penso di non aver bisogno di tornare indietro, anche se in questa vita non si sa mai“.

Del resto per tornare in MotoGP Jorge Lorenzo dovrebbe tornare ad allenarsi al massimo, rimettendo da parte viaggi e molti altri sfizi. “Per battere tutti quei piloti, devi allenarti al 100% e ho già cambiato idea – ha ammesso scherzosamente il maiorchino -. A Barcellona volevo solo divertirmi un po’, non volevo nessun risultato speciale“. Il titolo iridato più sofferto della sua carriera? “Quello nel 2015 contro Valentino Rossi, pensavo di non farcela… In Malesia ho avuto l’opportunità di vincere e a Valencia non l’ho sprecata“.