27 Novembre 2018

MotoGP, Jonas Folger contro la malattia: “Ora posso combattere i sintomi”

Jonas Folger è ritornato in MotoGP dopo il suo ritiro per aver contratto il virus Epstein-Barr. Adesso è quasi fuori dal tunnel e punta al rilancio come collaudatore Yamaha

Jonas Folger è tornato in MotoGP in veste di collaudatore Yamaha, dopo essere stato costretto a saltare gli ultimi quattro Gran Premi del 2017 per una presunta mononucleosi. Lo scorso gennaio ha annunciato il ritiro dalle corse, lasciando attoniti i suoi fan e il team Tech3, che ha preso la notizia come un fulmine a ciel’ sereno, costretto a trovare un rimpiazzo in tempi brevissimi (optando per il malese Syahrin).

Il tedesco è scivolato in uno stato di esaurimento fisico e mentale, nei giorni precedenti alle prove libere di Motegi non riusciva neanche ad alzarsi dal suo letto d’albergo. Ritornato in patria ha deciso di sottoporsi ad accertamenti clinici scoprendo di aver contratto il virus Epstein-Barr nella sua variante cronica, con sintomi quali stanchezza, astenia, febbre, mal di gola, linfonodi ingrossati. Ha dovuto rinunciare alla MotoGP, prima di poter accettare l’offerta di collaudatore di Moto2 per la Kalex, alle prese con i primi test con il tre cilindri Triumph da 765 cc ad Aragon, a Brno e Valencia, fino a guadagnarsi la fiducia del team Yamaha factory alla ricerca di un tester europeo.

La scorsa settimana Jonas Folger è finalmente ritornato in pista in sella alla M1, non è ancora fuori dal tunnel, ma la luce è vicina. Già a Brno nel 2011 aveva accusato i primi sintomi, ma nonostante l’invito dei medici al riposo non si è mai fermato per non deludere il suo team, i tifosi, gli sponsor. Fino a quando, alla vigilia del GP di Motegi 2017, il suo fisico non ha retto più. Non poteva guardare la TV, usare internet, né il cellulare, ha sfiorato l’esaurimento. “Non ho fatto niente di sbagliato, sono solo come sono. Sono cresciuto così – ha spiegato Folger a Speedweek.com -… Ora posso combattere questi sintomi, lavorare contro di loro e migliorare me stesso in questo senso… Dopo il GP di Brno del 2011 i medici mi hanno detto: ‘Hai bisogno di un anno e mezzo di pausa’. Ho risposto: ‘Non posso prendere un anno e mezzo. Devo tornare a Misano tra due settimane e correre. Se vivi per le corse non puoi fermarti“.

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