26 Febbraio 2020

MotoGP, Johann Zarco: “Non posso ancora essere veloce”

Johann Zarco migliora il feeling con la Ducati GP19 dopo i test invernali MotoGP. Ma gli manca ancora il passo gara per puntare alla top-10.

MotoGP, Johann Zarco

Johann Zarco ha chiuso la seconda giornata di test MotoGP a Losail con il 6° crono. Nel day-3 non è riuscito a migliorarsi, ma dopo sei giorni in sella alla Ducati il feeling cresce a vista d’occhio. Il francese sa di avere ancora tanto lavoro da fare sul passo gara, ma la GP19 non è quella moto così difficile che si dice in giro. In Qatar ha completato ben 186 giri e concluso al 14° posto nella classifica combinata, con un ritardo di 0,7″ da Maverick Vinales. “Rispetto alla Malesia, ho avuto un miglior controllo della moto e quando le gomme sono nuove posso ottenere un buon tempo sul giro“.

Il pilota del team Avintia riconosce che gli manca l’esperienza nelle simulazioni di gara dopo la stagione “mista” del 2019. “Attualmente sto imparando molto, non cado e questo mi aiuta“, ha aggiunto Johann Zarco. “Domenica e lunedì ho fatto del long run, non faccio questo esercizio da quasi un anno e mezzo. È logico che non posso essere ancora così veloce. Devo solo accettare che sto tornando. Non avevo più la sensazione di poter controllare la moto“. In gara tutto potrebbe venire più facile. “Vorrei sentirmi più forte nelle simulazioni, ma non so ancora come farò a confrontarmi con gli altri. Dipende anche dal fatto che tu abbia qualcuno davanti a te o un buon riferimento, una buona scia, quindi puoi migliorare significativamente il tempo sul giro“.

Per adesso Johann Zarco non ha ancora provato il dispositivo holeshot. L’attenzione è focalizzata su altri punti prioritari, sull’adattamento alla nuova gomma posteriore. “L’intero equipaggio Ducati mi supporta davvero molto. E tutto il team Avintia è così contento di questo supporto. Vedono anche che sono motivato e lavoro bene, quindi hanno una doppia motivazione a lavorare“. In vista del primo Gran Premio, il francese ha un obiettivo chiaro: vuole essere tra i primi 10. “Quando sono arrivato sesto domenica , ho pensato: ‘Sì, può funzionare”, ammette Zarco. “Il giorno successivo, tuttavia, abbiamo visto quanti piloti sono migliorati. Quindi vediamo cosa succede“.

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