28 Gennaio 2022

MotoGP, Joan Mir vola a Sepang: tante novità e dubbi sugli avversari

Joan Mir vola a Sepang per il primo test MotoGP 2022. Suzuki ha in cantiere molte novità per affidargli una GSX-RR competitiva e che lo convinca a restare.

MotoGP Joan Mir

Joan Mir ritornerà in pista a Sepang con un ruolo centrale in griglia e nel paddock MotoGP. Il campione del mondo 2020 ha collezionato solo una vittoria in classe regina, ma anche una lunga serie di podi che dimostrano il suo grande talento. Nonostante una Suzuki GSX-RR che nella stagione 2021 ha accusato qualche lacuna tecnica rispetto ai rivali, a cominciare dal dispositivo holeshot arrivato solo dopo la pausa estiva. Mancanze che dovranno essere colmate se la Casa giapponese vorrà blindare il suo pupillo dagli assalti del mercato piloti…

Joan Mir fa il punto della situazione

Non ha mai brillato nelle qualifiche, complice il Dna del prototipo, ma in gara ha saputo conquistare posizioni come pochi altri. L’anno scorso purtroppo l’agilità della Suzuki non è riuscita a fare la differenza, costringendolo ad una forsennata rincorsa al podio. Dal test di Jerez dello scorso novembre si intravede però una luce che dovrà essere confermata nel primo test MotoGP in Malesia. Si riparte con la consapevolezza di avere conquistato lo scettro iridato a soli 23 anni. “Me lo aspettavo, ma non così velocemente – racconta Joan Mir a Giovanni Di Pillio su ‘La Gazzetta dello Sport’ -. Quando sono arrivato in MotoGP con Suzuki non era un progetto per vincere al secondo anno, era un obiettivo per il terzo o quarto anno. Mi sono ritrovato con l’opportunità di vincere e l’abbiamo fatto“.

Gloria al passato, ora bisogna pensare alla prossima stagione MotoGP. Joan Mir chiede una Suzuki che sia all’altezza della situazione. A che punto sono i lavori in corso per allestire un pacchetto vincente? “Non lo so, so che stanno lavorando molto forte, nel test di fine anno portavano sempre aggiornamenti che miglioravano la moto. Poche cose ma quello che portavano funzionava. Nel test di Jerez, invece, hanno portato tante cose interessanti e questo mi è piaciuto. Abbiamo provato componenti che mi hanno fatto intravedere un bel potenziale“.

L’attenzione è puntata su diverse aree. A Jerez ha esordito un nuovo motore, ma è l’intero pacchetto a richiedere aggiornamenti, dall’aerodinamica all’elettronica passando per il telaio. I due test preseason rivestono un’importanza particolare per l’evoluzione della moto. “Non lavoriamo su un punto, serve uno step avanti in tutte le aree. Il motore non era buono per la nostra accelerazione, il dispositivo holeshot era importante ma gli altri erano avanti“. Poi bisogna fare i conti con le Ducati e le Yamaha… “Anche Honda – ha concluso Joan Mir -. Quando comincia l’anno hai tanti dubbi sugli avversari”.

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