19 Dicembre 2021

MotoGP, Troppe critiche Joan Mir risponde senza peli sulla lingua

Joan Mir non è riuscito a difendere il titolo MotoGP conquistato nel 2020. Tante le voci critiche nei confronti del pilota Suzuki: "Dormo sonni tranquilli".

MotoGP, Joan Mir

Sei volte sul podio e nessuna vittoria per Joan Mir nella stagione 2021 di MotoGP. Campione del mondo 2020, in un campionato inedito a causa dell’emergenza Covid-19 e con un solo successo. Ma a trionfare non è il più veloce, bensì il più costante. Nonostante abbia conquistato il 3° posto finale non si ritiene soddisfatto il pilota della Suzuki, perché per un anno intero non ha mai avuto una GSX-RR in grado di tenere testa a Ducati e Yamaha. La Casa di Hamamatsu, ad esempio, è stata l’ultima fra i sei costruttori ad introdurre il sistema holeshot posteriore, pochi i miglioramenti sul prototipo 2021.

Joan respinge le critiche

La classifica piloti vede un gap di 70 punti fra Joan Mir e Fabio Quartararo. Una differenza che pesa sul morale del campione Suzuki, tanto da mettere in dubbio il rinnovo di contratto. Adesso spetta agli uomini guidati da Shinichi Sahara convincerlo a restare allestendo un pacchetto competitivo per la prossima stagione MotoGP. In molti hanno messo in dubbio le sue capacità e ritenuto un caso fortuito la conquista del titolo iridato. Parole che possono fare male a livello umano, ma che non smontano il pensiero di Mir. “Dormirò sonni tranquilli perché non potevo fare di meglio. Se qualcuno dice che ho fatto la peggior difesa del titolo della storia, ben venga. Devono vivere tutto per capire la situazione e saperne un po’ di più prima di fare quei commenti. Non me ne frega un cazzo di quelle persone“.

A pesare sul box Suzuki c’è l’addio quasi improvviso di Davide Brivio che ha scombussolato l’organizzazione tecnica. Non c’è stato né il tempo né la volontà di trovare una figura sostitutiva. Tuttavia i punti deboli riscontrati nell’ultimo Mondiale di MotoGP possono servire da lezione: “Con la situazione che abbiamo vissuto, saremo più forti perché abbiamo imparato tante cose su quanto sia difficile vincere in MotoGP. Devi fare di più per vincere il titolo“.

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