20 Febbraio 2023

MotoGP, Joan Mir in crescita: “Ma Aprilia e Ducati sono lontane”

Joan Mir in fase di apprendimenti con la Honda,. Ma sarà impossibile puntare al titolo MotoGP: Ducati e Aprilia sono già lontane.

MotoGP, Joan Mir

Joan Mir si diverte a guidare la sua nuova Honda RC213V, anche se riconosce che c’è ancora molto lavoro da fare per mettersi al passo con Ducati. 17° nella prima giornata di test MotoGP a Sepang in 1’59″8. Nella seconda giornata la pioggia ha rallentato i lavori e il maiorchino ha completato solo 36 giri, con il miglior tempo di 1’59.632, quando la pista non era ancora completamente asciutta. Nell’ultima giornata ha siglato il suo miglior crono in 1’58″784, che gli è valso il 12° posto nella combinata.

Le buone sensazioni di Joan Mir

Tre giorni positivi per familiarizzare con la moto dell’Ala dorata, ma Joan Mir sa già che non sarà una stagione MotoGP semplice. “Ho potuto imparare molto, guidare di più nello stile che richiede la Honda, e mi piace guidare in quel modo“, ha sottolineato l’ex Suzuki. Ma resta lontano dai tempi dei migliori piloti, a cominciare dalle Ducati, con Luca Marini che gli rifila quasi nove decimi. “È bello essere così competitivi, avendo guidato la moto solo per tre o quattro giorni, ma siamo ancora molto lontani, soprattutto da Ducati e Aprilia“. Buona l’atmosfera nel box Repsol Honda, l’arrivo del direttore tecnico Ken Kawauchi è sicuramente un punto a suo favore dopo gli anni trascorsi in Suzuki. Grande il supporto degli ingegneri ai box, anche se il grosso del lavoro iniziale è affidato a Marc Marquez, che conosce la RC213V meglio di ogni altro.

I punti deboli della RC-V

Joan Mir si è concentrato particolarmente sulla comparazione di due telai, per Portimao ha già le idee chiare su quale adottare. Anche sui punti da migliorare assolutamente: “Perdiamo molto in accelerazione ed è su questo che dobbiamo concentrarci“. Serve ancora il giusto equilibrio tra potenza e aerodinamica, non a caso la Honda ha svolto dei giri persino senza ali. “La verità è che ci manca trazione e siamo indietro, soprattutto sul giro veloce“. Il prossimo test MotoGP sarà cruciale per omologare motore e pacchetto aerodinamico in vista dell’inizio del campionato, oltre che per studiare gli ultimi dettagli di setting e proseguire il personale processo di apprendimento. “È l’elettronica, ma anche l’aerodinamica che gioca un ruolo importante qui. Perché se hai più carico aerodinamico, puoi portare a terra più potenza del motore… Con la Honda è importante avere la frenata e l’inserimento in curva perfetti, che è anche il punto di forza di Marquez“.

Nessun incrocio con Marquez

Marc Marquez e Joan Mir hanno condiviso i dati, ma nessuna particolare collaborazione in pista. D’altronde l’otto volte campione aveva ben altri programmi nel test in Malesia, raccogliendo una gran mole di dati per i tecnici. “Non mi sono mai incrociato in pista con Joan, non conosco le sue sensazioni – ha detto il pilota di Cervera -. Ma da quanto visto nella telemetria puoi vedere che è un pilota di talento e veloce. Lui è campione del mondo MotoGP, quindi sarà un rivale e compagno di squadra tosto. Questo è un bene perché alza anche il livello all’interno del box“.

Foto: MotoGP.com

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