3 Maggio 2009

MotoGP Jerez Gara: Valentino Rossi vince la prima gara 2009

Sul podio Pedrosa e Stoner, a terra Lorenzo che lascia il comando

Il mondiale del monogomma doveva cancellare discussioni (per non dire polemiche) in materia di pneumatici. Dopo questa gara, torneranno inevitabilmente d’attualità quelle gomme tonde e nere che mandano in crisi diversi piloti, in paradiso altri protagonisti. Tra questi c’è Valentino Rossi, che con grande merito ha conquistato la prima vittoria stagionale, settima a Jerez e 98° nel Motomondiale, 72 delle quali nella top class. La fuga di Dani Pedrosa, leader con discreto vantaggio per 2/3 di gara, è sfumata a dieci tornate dal termine: un calo eccessivo di rendimento lo ha costretto a dosare il gas, vistosamente alle prese con una RC212V ballerina al posteriore, impossibilitato dal resistere dalla furia agonistica di Valentino, capace di sfruttare ogni singolo movimento della propria Yamaha YZR M1 a proprio vantaggio per vincere la prima corsa stagione. Una vittoria che vale la testa del campionato con un buon margine: Pedrosa ha “perso” la prima di Motegi, Casey Stoner è terzo in un tracciato dove non è mai salito prima sul podio, Jorge Lorenzo è a terra.

Una caduta del maiorchino che pesa come un magigno per un weekend che doveva essere di grandi soddisfazioni e che ha portato solo un pugno di mosche. Un errore quando stava ormai prendendo un altro pilota in crisi con gli pneumatici, Casey Stoner, terzo come mai gli era accaduto in Andalusia. Gira che ti rigira, il mondiale vede i soliti noti: Rossi, Pedrosa, Stoner, in rigoroso ordine di classifica a Jerez, con gli altri fuori dai giochi. Jorge Lorenzo si è autoeliminato, anche Andrea Dovizioso, ottavo sì, ma dopo un’escursione fuori pista. Il forlivese non ha ancora rispettato le attese della HRC, che guarda con soddisfazione al rendimento della RC212V “Clienti” di Randy De Puniet, ottimo quarto davanti al Marco Melandri dei miracoli con la nero carbonio Kawasaki della Hayate e a Loris Capirossi, sempre l’ancòra di salvezza Suzuki.

Nessun punto per Niccolò Canepa, ancora fuori dalla top-15, qualche punticino per Alex De Angelis, quattordicesimo tra i delusi che vedono anche Toseland e Sete Gibernau, 11° in un tracciato dove era abituato a far sognare il pubblico spagnolo. Che oggi si è ritrovato, per la settima volta, a celebrare Valentino Rossi, ed i soliti tre là sul podio.

Cronaca di Gara

Dani Pedrosa conquista subito il comando su Stoner, Lorenzo, Rossi, De Puniet, Edwards e Capirossi: non si registrano “jump start”, nè tantomeno cadute e/o contatti. Il primo giro si chiude con queste posizioni, fatta eccezione per Dovizioso che sopravanza prima Capirossi, successivamente anche Edwards lanciandosi all’inseguimento di Randy De Puniet in quinta posizione. E’ un pò il momento degli italiani, considerando l’attacco riuscito di Valentino Rossi su Jorge Lorenzo in terza posizione. Ha dovuto affrettare questo sorpasso il Campione del Mondo, perchè davanti Stoner e soprattutto Pedrosa stanno andando via: eloquente il giro record del catalano, 1’39″891, quanto basta per prendere un breve margine sulla Ducati #27. La Honda di Pedrosa è l’unica che riesce a star davanti: dietro Dovizioso ha qualche difficoltà a farsi largo su De Puniet, tanto che le due RCV giungono al contatto alla “Ducados”, con il forlivese che si prende un rischio non proprio da sottovalutare.

Al quarto giro arriva la riscossa di Valentino Rossi: 1’39″818 il suo giro, nuovo primato della pista abbastanza per riportarlo a contatto con la coppia di testa. Si registra il calo di Lorenzo, si segue la lotta tra Edwards e Capirossi, con l’imolese che riesce a conquistare la settima posizione tirandosi dietro anche Melandri. Italiani protagonisti, con Dovizioso finalmente in quinta posizione e Rossi che ha deciso che il momento è quello buono per portarsi in seconda piazza. Ci prova al sesto giro, ma Stoner è pronto a rispondere. Nuovo tentativo al passaggio successivo, e questa volta il sorpasso riesce, con il mirino puntato verso la Honda #3 al comando.

Più complicato prendere Pedrosa, anzi, quasi impossibile: Dani è velocissimo, viaggia sempre con qualche decimo di vantaggio sugli avversari, con grande margine anche nei confronti degli altri Hondisti, basta pensare che Dovizioso è stato protagonista di un’escursione fuori pista nel tentativo di migliorare la propria quinta posizione ceduta al “cliente” De Puniet. Per trovare prospettive di recupero rossiniane bisogna arrivare all’ultimo terzo di gara: se ormai Stoner e Lorenzo sono stabilizzati in terza e quarta posizione, c’è Valentino che sta rosicchiando decimo su decimo nei confronti di Pedrosa, in evidenti problemi di tenuta con le proprie coperture Bridgestone. Dal raggiungimento all’attacco il passo è breve: 17° giro, curva “Peloqui”, Rossi scavalca Pedrosa e conquista a sorpresa il comando. E’ un momento positivo per la Yamaha, basti pensare che dietro anche Lorenzo sta recuperando il considerevole svantaggio su Casey Stoner per la terza posizione, rivelando ancora una volta la M1 quale moto più equilibrata e che, alla luce anche di Motegi, stressa meno gli pneumatici sulla distanza.

Questo non sembra bastare, evidentemente: a quattro tornate dal termine Lorenzo sbaglia, perde il controllo della propria Yamaha e scivola alla curva “Peloqui”, chiudendo anzitempo i propri pensieri di rimonta “regalando” il podio a Casey Stoner. Vince così Valentino Rossi, sul podio c’è Pedrosa con Stoner terzo a limitare i danni. Da applausi la condotta di gara di Randy De Puniet, quarto e capace di tener testa a Melandri (straordinario quinto), Capirossi e Colin Edwards, settimo a preceder Andrea Dovizioso. Punti per Alex De Angelis, 14°, fuori invece Niccolò Canepa: per lui ancora uno zero in questo difficile debutto nella top class.

MotoGP World Championship 2009
Jerez, Classifica Gara

01- Valentino Rossi – Fiat Yamaha Team – Yamaha YZR M1 – 27 giri in 45’18.557
02- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 2.700
03- Casey Stoner – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP9 – + 10.507
04- Randy De Puniet – LCR Honda MotoGP – Honda RC212V – + 31.893
05- Marco Melandri – Hayate Racing Team – Kawasaki ZX-RR – + 33.128
06- Loris Capirossi – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 34.128
07- Colin Edwards – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 34.421
08- Andrea Dovizioso – Repsol Honda Team – Honda RC212V – + 34.625
09- Toni Elias – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 42.689
10- Chris Vermeulen – Rizla Suzuki MotoGP – Suzuki GSV-R – + 45.183
11- Sete Gibernau – Grupo Francisco Hernando Team – Ducati Desmosedici GP9 – + 48.192
12- Yuki Takahashi – Scot Racing Team MotoGP – Honda RC212V – + 51.875
13- James Toseland – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 53.683
14- Alex De Angelis – San Carlo Honda Gresini – Honda RC212V – + 53.941
15- Nicky Hayden – Ducati Marlboro Team – Ducati Desmosedici GP9 – + 1’01.237
16- Niccolò Canepa – Pramac Racing – Ducati Desmosedici GP9 – + 1’10.896

Alessio Piana

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