4 Giugno 2022

MotoGP, Jarvis sul futuro Yamaha: “Con Valentino Rossi contatto possibile”

Lin Jarvis non esclude che in futuro il team VR46 di Valentino Rossi possa essere satellite Yamaha. Progetto rimandato alla stagione MotoGP 2025.

MotoGP, Lin Jarvis e Fabio Quartararo

Yamaha detiene il primato in classifica MotoGP con Fabio Quartararo, nonostante la YZR-M1 non sia la moto migliore in griglia. Il campione francese ha però instaurato un rapporto osmotico con il prototipo di Iwata che ricorda gli anni d’oro tra Marc Marquez e la Honda nel periodo 2013-2019, prima dell’infortunio di Jerez. LIn Jarvis, managing director Yamaha Europe, fa un bilancio all’indomani del rinnovo di contratto con Quartararo.

Il rinnovo con Fabio Quartararo

La trattativa per il rinnovo del campione sembrava traballare, poi l’annuncio dell’uscita di Suzuki dal campionato ha reso tutto più facile. Per Fabio Quartararo non c’erano più alternative valide, ma è anche vero che cambiare costruttore comportava un enorme rischio di adattamento. Nonostante le problematiche tecniche continua a dominare il campionato MotoGP e a tenere testa a quelle che ora sembrano essere le moto migliori dello schieramento: l’Aprilia RS-GP e la Ducati Desmosedici. “Per noi è stato logico rinnovare con Fabio, è stato un anno e mezzo con noi, ha vinto un Mondiale al primo anno con il factory team – spiega Lin Jarvis -. Lui all’inizio della stagione è rimasto un po’ deluso, non siamo stati in grado di avere un moto più potente. L’importante era convincerlo del nostro impegno per il futuro. Garantiamo impegno, l’intenzione e l’investimento, oltre a diverse nuove persone che lavoreranno per il futuro“.

Le difficoltà di Morbidelli

La Yamaha M1 si sta circondando della fama di prototipo vincente con un solo pilota, appellativo che non infastidisce i vertici di Iwata. “Siamo qui per vincere. Negli ultimi anni Marquez ha fatto cose con la Honda che altri piloti non hanno fatto. Sempre meglio avere un pilota che vince piuttosto che tanti piloti che vanno bene ma non vincono“. Un paragone indiretto ma inequivocabile con quanto accade in Ducati… D’altro canto nel box Yamaha emergono grandi difficoltà nell’angolo di Franco Morbidelli. “L’anno scorso è stato difficile per lui, non ha fatto tante gare, quando resti fuori dalla MotoGP è difficile recuperare subito. Nelle ultime cinque gare dell’anno scorso aveva problemi con il ginocchio, non era a posto fisicamente. Dobbiamo trovare la chiave per riaprire il suo talento – aggiunge il manager britannico -, deve trovare fiducia con la moto“.

Il team satellite

Dalla prossima stagione MotoGP il team giapponese non avrà una squadra satellite. In pista ci saranno solo due M1, ma potrebbe essere una buona occasione per focalizzare tutta l’attenzione sull’evoluzione della moto. “Abbiamo fatto un contratto di tre anni con Razali, hanno lavorato bene e vinto tante gare e noi abbiamo preso i due giovani piloti (Morbidelli e Quartararo, ndr). Quando abbiamo deciso per il futuro tante cose sono cambiate, lo sponsor, la perdita della Moto3, della Moto2. Abbiamo quindi deciso di rinnovare per un anno e abbiamo proposto un altro rinnovo di uno o due anni, ma lui ha scelto di andare con Aprilia. Peccato per noi, ma sinceramente va bene così. Noi dobbiamo concentrarci sulla moto per avere più velocità“.

Yamaha VR46 nel futuro della MotoGP

Inutile avere un team satellite che non offre sostegno alla squadra factory, come sta avvenendo quest’anno. “Avere una squadra satellite con i risultati di quest’anno non cambia tanto, purtroppo Andrea Dovizioso non ha mai avuto feeling con la moto e Darryn Binder è molto giovane… L’importanza della squadra satellite è avere più informazioni sulla moto, ma i piloti devono andare forte. Altrimenti l’informazione non è utile. Per il prossimo anno vedo l’opportunità per concentrarci sulla nostra moto, che in questo momento non è la migliore. Il nostro pilota è il migliore, la nostra moto no“. Per il 2025 è possibile pensare alla VR46 di Valentino Rossi come partner satellite? “Possiamo immaginare di avere un contatto con loro in MotoGP. In questo momento non è possibile, ma facciamo tante cose con la VR46, Valentino Rossi è il nostro ambassador. C’è tanta motivazione, ma questo non è il momento“.

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