27 Novembre 2018

MotoGP, Jack Miller: “Valentino Rossi è un culto”

Jack Miller esalta il personaggio di Valentino Rossi: "Puoi essere solo invidioso di lui. La domenica in gara è sempre una minaccia".

Valentino Rossi ha chiuso la stagione 2018 di MotoGP con cinque podi ma senza una vittoria. Non accadeva da biennio in Ducati, ma resta un avversario ostico per chiunque. L’ha dimostrato nel finale di stagione, sia in Malesia che a Valencia, quando un errore negli ultimi giri gli ha negato la vittoria. Nonostante una Yamaha M1 in “apnea” tecnica, con un gap sostanzioso da Honda e Ducati, il nove volte iridato ha combattuto quasi sempre con il gruppo di testa, prima di patire l’usura del posteriore e la mancanza di grip. Jack Miller mette in guardia dal vecchio leone che tornerà molto presto a puntare al gradino più alto del podio: “La domenica può vincere, è sempre una minaccia in gara“.

Quando Valentino Rossi ha debuttato nella classe 125cc nel 1996, Jack aveva appena un anno, è cresciuto nel periodo d’oro del Dottore e oggi si ritrova a combattere al suo fianco: “È una sorta di culto, la generazione che adesso arriva è cresciuta con esso… Tutti vogliono essere parte del suo ‘ultimo hurrah’“, ha detto a Motorsport-Total.com. A colpire Miller è stata soprattutto la prestazione di Sepang: “Ho rivisto la gara il lunedì. La consistenza di questi giri è stata un qualcosa di cui si può solo essere invidioso. Come pilota, lo vedi e pensi ‘Dannazione, è bravo“. Fino al momento della caduta ha dato una lezione a tutti gli altri piloti, a dimostrazione che Valentino Rossi è ancora ben lontano dal voler appendere il casco al chiodo. Ma sul sogno del decimo titolo iridato il pilota australiano del team Pramac va con i piedi di piombo: “Questo deve dimostrarlo“. Di certo sarebbe un traguardo che lo proietterebbe dalla leggenda alla divinizzazione.

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1 commento

  1. AR TWIN ha detto:

    Ma rossi paga per fare parlare sempre bene di lui